La Regione Basilicata ha avviato l’iter per chiedere il riconoscimento dell’area di crisi complessa a Melfi. L’assessore regionale alle attività produttive Alessandro Galella, insieme al sindaco Giuseppe Maglione e ai rappresentanti istituzionali della Provincia, hanno incontrato le Associazioni di categoria e Sindacati.
Nel corso dell’incontro sono stati illustrati gli step che vedranno impegnata la Regione Basilicata in questo percorso, che ha riscontrato apprezzamenti da tutte le parti in causa, favorevoli anche alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa a sostegno delle vertenze aperte.
L’incontro di oggi a Potenza, che ha visto anche la partecipazione del direttore generale e dei funzionari tecnici del Dipartimento Sviluppo economico della Regione Basilicata, ha aperto un percorso concertativo. Il procedimento avviato dalla Regione Basilicata è stato apprezzato sia dalle Associazioni di categoria sia dai sindacati, che ne hanno condiviso principi e finalità.
L’obiettivo è quello di trovare una soluzione nell’immediato per rilanciare il tessuto industriale del territorio, attraverso la promozione degli investimenti per accrescere l’attrattività e la competitività del sistema produttivo.
Nelle prossime settimane sarà definito il protocollo d’intesa tra la Regione e le parte sociali per rafforzare l’iter, che sarà avviato formalmente a dicembre con una delibera giunta e la successiva presentazione dell’istanza di riconoscimento di area industriale di crisi complessa al Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Tavolo automotive, Fiom Cgil Basilicata: “Ancora nessuna risposta adeguata dal governo regionale”
Si è riunito oggi il tavolo dell’automotive sull’avvio della procedura per istituire l’area di crisi complessa per il settore dell’automotive e dell’area industriale di Melfi. Hanno partecipato le organizzazioni sindacali regionali e dei metalmeccanici e la Regione Basilicata. L’obiettivo del tavolo è trovare soluzioni e dare risposte concrete alle lavoratrici e ai lavoratori dell’area industriale di Melfi.
“La rivendicazione di un tavolo regionale rispetto alla crisi del settore dell’automotive e delle scelte industriali del grande gruppo Stellatis nel nostro Paese – afferma Giorgia Calamita, della Fiom Cgil Basilicata – ha l’obiettivo di rimettere al centro delle agende del governo e delle istituzioni nazionali e regionali politiche industriali che mettano al centro l’automotive per far ripartire l’economia nel nostro paese e garantire prospettive future occupazionali e salariale.
Ancora oggi si continua a registrare l’assenza della politica regionale nel rapporto con il governo nazionale e con Stellantis che ancora non ha dato garanzie future e prospettive rispetto al sito industriale di Melfi”.
Al tavolo regionale, al quale per la Cgil Basilicata era presente Emanuele De Nicola, è stato illustrato un piano di lavoro “che ha confermato i ritardi sulle strategie e le azioni da mettere in campo per una transizione ecologica che riguardi le infrastrutture e i servizi oltre che le produzioni – ha aggiunto Calamita – Al tavolo abbiamo rivendicato la necessità di governare la transizione garantendo un piano di investimenti e di sostegno occupazionale e salariale.
È inoltre necessario che vengano previsti ulteriori strumenti straordinari a partire dagli ammortizzatori sociali che possano traguardare alla transizione elettrica attraverso l’accordo di giugno 2021 e la produzione dei quattro modelli elettrici a Melfi.
È fondamentale che ci sia un’azione politica che investi nel settore dell’automotive altrimenti la crisi sarà inevitabile, con un impatto disastroso sulla condizione occupazionale e salariale per la nostra regione. L’abbattimento dei costi per la transizione energetica sulle infrastrutture e sui servizi va sì accompagnato da un piano di investimenti in ricerca, innovazione e formazione e da nuovi ammortizzatori sociali ma è fondamentalmente agire sulle politiche industriali per far ripartire l’economia nel nostro paese.
A oggi – conclude Calamita – il governo regionale non riesce ancora a dare risposte adeguate. Pertanto il sindacato metterà in campo tutte le azioni necessarie perché ci sia un’attenzione vera e concreta. Chiediamo un’inversione di tendenza da parte delle imprese e di Stellantis, affinché venga superata la politica della riduzione dei costi e della competizione a scapito dei lavoratori anche nei confronti della componentistica, dal momento che a oggi mancano nuove commesse e prospettive future. Al tavolo abbiamo infine chiesto la necessità di un confronto sui progetti no oil delle compagnie petrolifere che la Regione ha annunciato sulla stampa”.
Indotto Stellantis: incontro in Regione Basilicata. Intervento Uilm Uil
Si è tenuta questa mattina in Regione Basilicata una riunione convocata dall’Assessore Galella in relazione al all’istanza, per l’indotto di Melfi e la sua area industriale, per il riconoscimento di area di crisi industriale complessa ai sensi della legge 181/89.
Tale istanza, condivisa da tutte le parti sindacali e datoriali ormai da mesi, è stata illustrata dai tecnici regionali e consulenti esterni esperti del settore, ed è un utile strumento che può, dopo la sua approvazione definitiva da parte dei Ministeri competenti, mettere in campo tutta una serie di azioni volte da un lato a riconoscere strumenti come ammortizzatori sociali ed aiuti al reddito per i lavoratori e dall’altro strumenti utili di aiuti di prospettiva per nuovi insediamenti industriali nell’area industriale di Melfi.
Tale percorso riteniamo che sia utile per il futuro prossimo ma soprattutto in questa fase dove la transizione all’elettrico diventa fondamentale affinché Melfi possa contenere ma soprattutto rilanciare l’azione industriale e non lasciare nessun lavoratore senza posto di lavoro.
Inoltre l’incontro è stato propedeutico anche perché la Regione ha illustrato le azioni che sta costruendo tra i vari soggetti industriali della Basilicata, in questo caso Eni, Total e Stellantis affinché si possa, tutti insieme, raggiungere l’obiettivo anche qui di rendere i futuri investimenti sull’idrogeno volano per rilanciare ed affrontare in modo serio la transizione.
Riteniamo che questa sia la strada giusta ma bisogna fare presto affinché il lavoro fatto finora si traduca in azioni concrete e si arrivi, in tempi brevi, al Patto di Melfi da noi più volte richiamato che sicuramente dovrà essere accompagnato anche dalle politiche nazionali.
Pertanto è il momento di unirsi sempre di più ed andare nella direzione di sottoscrivere, in modo chiaro, il futuro che salvaguardi l’industria ed i lavoratori di Melfi e della Basilicata.