È un dato certamente positivo quello che si può evincere dalle più recenti statistiche rese note da INAIL, ente pubblico che ha compito di gestire, tra le altre cose, gli infortuni sul lavoro: nelle rilevazioni più recenti, ovvero quelle relative al mese di dicembre 2024, tali episodi risultano essere in calo rispetto all’analogo periodo del 2023.
Prima di entrare nel dettaglio e di scoprire quanto emerso da questo report, tuttavia, è opportuno specificare che cosa si intende esattamente per “infortunio sul lavoro”.
Infortunio sul lavoro: cos’è e cosa è utile sapere a riguardo
Come si può ben intuire, l’infortunio sul lavoro è un sinistro che si verifica nello svolgimento dell’attività professionale, tuttavia è opportuno fare alcune precisazioni, anche in considerazione del fatto che INAIL distingue diverse fattispecie.
Anzitutto, l’infortunio sul lavoro è un episodio ben diverso dalla malattia professionale: l’infortunio, infatti, è un incidente che comporta un danno immediato al malcapitato lavoratore, nella malattia professionale vi è analogamente un nesso di causalità tra l’attività lavorativa e l’insorgere del danno, ma la lesione non si manifesta subito, ma solo nel lungo periodo.
Facendo degli esempi pratici, se un lavoratore dovesse cadere da un piano elevato nello svolgimento della sua prestazione, procurandosi un danno agli arti inferiori, si rientra senza dubbio nell’infortunio; se invece un lavoratore dovesse sviluppare una patologia respiratoria per via dell’esposizione prolungata a delle polveri sottili, ciò sarebbe configurabile come malattia professionale.
La prevenzione, ovviamente, è indispensabile per scongiurare il verificarsi di entrambe le eventualità: considerando i medesimi esempi, l’azienda dovrebbe fornire al suo dipendente le imbragature e quant’altro sia utile per evitare cadute (strumentazioni simili prendono il nome di DPI, ovvero Dispositivi di Protezione Individuale), nell’altro caso invece dovrebbe garantire, negli spazi lavorativi, un’impeccabile purificazione dell’aria, installando impianti efficaci come quelli visionabili nel sito depureco.com.
È interessante sottolineare che la Legge tutela il lavoratore anche laddove dovesse essere vittima di un sinistro nel tragitto che percorre per raggiungere il luogo di lavoro, si parla, in questi casi, di infortunio in itinere; affinché questo tipo di infortunio possa essere riconosciuto, tuttavia, devono sussistere specifici requisiti, ad esempio non bisogna aver compiuto un tragitto più lungo rispetto a quello razionalmente necessario per raggiungere il luogo in cui si presta l’opera.
I dati di INAIL: in Basilicata un calo superiore rispetto alla media nazionale
Come si diceva il numero di infortuni sul lavoro nell’ultimo mese di rilevazione, ovvero dicembre 2024, si è ridotto su base annua, con una percentuale non trascurabile, quantificata nel -1,9%; nello specifico, nel dicembre 2024 sono stati denunciati 414.853 episodi, mentre nel dicembre 2023 le denunce sono state 422.880.
Anche in Basilicata il trend degli infortuni sul lavoro è stato positivo: nel confronto tra dicembre 2024 e dicembre 2023, infatti, si è registrato un decremento del -5,5%.
La diminuzione degli episodi ha riguardato l’intero territorio nazionale, con la sola eccezione delle Isole, dove si è purtroppo registrato un lieve aumento, pari al +0,1%.
Dal punto di vista statistico, inoltre, è particolarmente interessante il dato in cui il numero di infortuni viene rapportato a quello degli occupati, ed è stata registrata una diminuzione anche in tal senso: nel 2024, infatti, sono pervenute ad INAIL 1.724 denunce di infortunio ogni 100.000 occupati, cifra corrispondente al -3% rispetto a quanto registrato nell’anno precedente, ovvero 1.777.