Matera 2019…perchè non sia solo uno slogan. Questo il tema della conferenza stampa promossa in mattinata dai tre rappresentanti sindacali di Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil, Franco Pantone, Fernando Mega e Mino Paolicelli, che a seguito della visita del vice ministro Nencini hanno sottolineato la necessità di consegnare alla collettività le tre opere incompiute nella città di Matera (Bradanica, Campus e Studentato) e di fare chiarezza sulle opere infrastrutturali viarie e ferroviarie che realmente potranno essere completate entro il 2019, l’anno in cui Matera rappresenterà l’Italia con il titolo di capitale europea della cultura.
In relazione all’importante ed imminente appuntamento della città di Matera con il rolo che gli è stato assegnato, a capitale europea della cultura per il 2019, corre l’obbligo di avviare una serie di opere infrastrutturali, al fine di facilitare e consentire l’arrivo di innumerevoli turisti che si apprestano a far visita alla nostra incantevole città.
Infatti la rete infrastrutturale per il raggiungimento della città di Matera è a di poco disastrata sia per il mancato ammodernamento della stessa che per il pessimo stato di conservazione e mantenimento dovuto alla scarsa manutenzione ordinaria e straordinaria.
Le poche reti di collegamento esistenti o in corso di costruzione risultano insufficienti, scomode e pericolose per la mole di traffico che già da oggi si apprestano ad affrontare, infatti il flusso turistico nell’ultimo anno è notevolmente aumentato.
A tal proposito corre l’obbligo di elencare alcune delle opere infrastrutturali necessarie alla città di Matera e non solo, per poter affrontare i flussi turistici previsti per i prossimi anni, ed offrire un servizio ed una fruibilità della città degni del titolo di cui si è fregiata.
Tra le infrastrutture che riguardano la viabilità urbana ed extraurbana di Matera per ordine di priorità e importanza occorre procedere con:
1. la realizzazione del raddoppio della Matera-Ferrandina sulla statale 7;
2. la realizzazione del raddoppio della Matera-Gioia del Colle, collegamento con l’autostrada A14;
3. l’esecuzione della linea ferroviaria ad alta velocità Taranto-Salerno;
4. il completamento della tangenziale di Matera ed il miglioramento dell’ingresso di Matera Sud (tratto Matera/Ferrandina-ospedale);
5. la realizzazione di una metropolitana leggera di superficie nella città per liberare il centro storico da aree parcheggio insensate e traffico quotidiano che ne mortifica la struggente bellezza;
6. collegamento ferroviario Bari-Matera in 50 minuti;
7. collegamenti strutturali aeroporto Bari Palese-Matera;
8. la realizzazione di un servizio Terminal Bus;
9. il completamento delle infrastrutture in corso d’opera (SS. 665 Bradanica a 40 anni dall’inizio dei lavori, Campus Universitario e Studentato)
In proposito Franco Pantone di Filca Cisl ha ricordato che la Bradanica, il Campus e lo Studentato rappresentano 3 delle 640 opere incompiute presenti in Italia e quelle più clamorose del territorio materano. “Sulla Bradanica – ha ricordato Pantone – il cantiere è fermo da gennaio 2015. L’ultimo incontro in Prefettura è avvenuto il 26 gennaio scorso e in quella occasione è stato annunciato che entro 15 giorni Aleandri e Anas avrebbero trovato l’accordo per far ripartire i lavori. Sono passati nove mesi e il vice ministro delle infrastrutture Nencini in visita lo scorso fine settimana a Matera ci dice che entro la fine del mese ci sarà l’atteso incontro tra Anas e Aleandri per riaprire il cantiere. Un altro annuncio. Chissà se verrà rispettato. Un’altra vergogna è lo Studendato. Dopo otto mesi i lavori sono stati fermati per rescissione contrattuale con l’azienda che si era aggiudicata i lavori, con un ribasso del 53%. Ditemi voi chi si va prendere un’opera progettata con quel ribasso nel 2002 quando oggi un manovale costa 28 euro all’ora. La Regione dovrebbe avere il coraggio di riappaltare l’opera perchè solo in questo modo si può consegnare lo Studentato a Matera. Per il Campus i lavori sono partiti nel 2011 ma siamo ancora al 50% con l’azienda in penale e diversi lavoratori mandati a casa perchè protestavano a causa del mancato rispetto di alcuni diritti garantiti. Oggi ci troviamo con altri lavoratori che non vengono pagati da due mesi.
Ci chiediamo a questo punto se c’è la volontà politica di far uscire la Basilicata e Matera in particolare dall’isolamento, visto che è stata designata capitale europea della cultura nel 2019. Nencini ha detto che dopo l’Expo è Matera 2019 il grande evento che darà visibilità all’Italia nel mondo. Bene, se il modello Expo ha funzionato perchè non possiamo replicarlo a Matera per queste opere da completare? Pertanto chiamo in causa il sindaco di Matera che ha le possibilità per dare una svolta a questa situazione. O chiami le stazioni appaltanti alle proprie responsabilità oppure si affidi a Cantone, come è avvenuto per l’Expo. Per completare queste tre opere strategiche il sindaco di Matera ha la possibilità di predisporre una regia, un ufficio che deve monitorare chi deve fare cosa, una struttura di governo e di controllo degli appalti. Noi non ce la prendiamo con nessuno e con questa conferenza stampa vogliamo esere da pungolo alla politica, perchè tocca alla politica decidere e anche in fretta se vogliamo arrivare preparati al 2019. La mia paura è che non riesca a fare nulla o se si avvieranno alcune opere arriveremo in ritardo. In realtà credo che sia importante completare opere come la Bradanica, il Campus e lo Studentato. Perchè se dobbiamo solamente ascoltare il libro dei sogni sul quale si è soffermato anche Nencini resteremo sempre alla politica degli annunci. Noi siamo qui per proporre un metodo, poi tocca all’Amministrazione Comunale decidere se la palla va consegnata alla Fondazione Matera-Basilicata 2019”.
Michele Capolupo
Avete pienamente ragione! L’incontro con il viceministro Nencini è stato semplicemente scandaloso! È lo è stato anche il silenzio da parte di chi doveva alzare la voce, battere i pugni e non lo ha fatto!