Anche una delegazione di imprenditori aderenti a Confapi Matera ha preso parte, lo scorso 3 dicembre, alla manifestazione di Torino dal titolo “infrastrutture per lo sviluppo. Tav, l’Italia in Europa”, cui hanno partecipato 3.000 imprenditori provenienti da tutta Italia.
Il blocco pressoché totale delle grandi opere nel paese, ma più in generale del settore delle costruzioni, soprattutto nel Mezzogiorno, sta creando notevoli difficoltà non solo all’edilizia ma all’economia in generale che delle infrastrutture della mobilità beneficia; e la Basilicata su questo argomento avrebbe molto da dire.
L’elenco delle opere incompiute è lungo anche da noi, a partire dal caso più eclatante che è quello della Bradanica per finire alla ferrovia a Matera con la cattedrale del deserto della stazione ferroviaria della Martella.
Come ha evidenziato il presidente di Confapi nazionale alla manifestazione di Torino, Maurizio Casasco, oltre all’alta velocità servono altre infrastrutture fondamentali come strade e autostrade, ferrovie, aeroporti e banda larga. In Basilicata dobbiamo ancora decidere cosa fare della Pista Mattei e, intanto, finanziamo l’aeroporto di Pontecagnano in Campania.
In Italia mancano politiche concrete e lungimiranti di investimento, dimentichi che il lavoro lo crea l’industria.