Le C.E.R. – Comunità Energetiche Rinnovabili con protagonista la figura dell’ingegnere per la transizione energetica. Questo il tema di un seminario tenutosi mercoledì 12 dicembre, promosso dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Potenza e dalla Fondazione degli Ingegneri della Provincia di Potenza in collaborazione con il GSE, Gestore Servizi Energetici.
Presso la sede ordinistica di via Di Giura, nella Sala Gaetano Pecoraro, sono intervenuti in presenza e collegati online, diverse voci per analizzare gli aspetti tecnico-legali connessi alle Comunità Energetiche Rinnovabili. Tra gli interventi, l’Ing. Antonio D’Angola, docente di Energetica all’UNIBAS, sugli aspetti legati alla condivisione dell’energia; l’Ing. Davide Di Giuseppe, Responsabile Autoconsumo e comunità energetiche, sul quadro normativo, lo stato dell’arte e scenari futuri; l’Avvocato Emilio Sani, sull’atto costitutivo C.E.R., aspetti legali e amministrativi; Vincenzo Raffa, delegato Friendly Power srl, primo esempio di comunità energetica realizzata nel comune di Tito; e l’Ing. Roberto Tricomi, Direttore Generale Ufficio Ambiente ed Energia, in merito all’Avviso Pubblico sul Contributo ai comuni per la Costituzione di C.E.R.
“Il nostro Consiglio – ha detto Maurizio Tolve, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Potenza – ha voluto fortemente l’evento formativo, gratificati da una ampia partecipazione. Sappiamo che l’ingegnere si pone di fronte ad una grande sfida come la transizione energetica, doverosamente governata dal professionista termotecnico. Deve progettare e ragionare sull’approvvigionamento indipendente su cui punta l’Italia, connessa alle riduzioni delle emissioni e cambiamenti climatici. Questo ha ricadute dirette sulle bollette dei cittadini. In Basilicata, il tema è di grande attualità, le C.E.R. sono le realtà che dovranno interpretare questa innovazione, ricevendo risorse dai fondi europei ed il recente bando pubblico regionale”.
A moderare gli interventi, l’Ing. Domenico Bisaccia, Consigliere Ordine Ingegneri della Provincia di Potenza, che ha dichiarato: “Il tema ricade nel PNRR e non c’è tempo da perdere. In Basilicata, oltre agli incentivi statali legati al kilowatt, si possono ottenere incentivi fino al 40% a fondo perduto per i comuni fino a 5 mila abitanti, 83 nella sola provincia di Potenza. Il nostro focus ha voluto scandagliare gli aspetti tecnici e informare gli ingegneri su come cogliere questa nuova sfida. I comuni sono gli attori principali, essendo soggetti attuatori. Il tempo stringe, in quanto il PNRR ha una finestra ben determinata, infatti la rendicontazione sugli impianti già costruiti e funzionanti dovrà avvenire entro il 30 giugno 2026. Sembra una data lontana ma dalla costituzione alla messa in esercizio il tempo è breve”.
Conclusioni affidate a Luigi Modrone, Amministratore Unico SEL – Società Energetica Lucana, l’Avvocato Vinicio Mosè Vigilante, Amministratore delegato di GSE – Gestore Servizi Energetici e Cosimo Latronico, Assessore all’Ambiente ed Energia della Regione Basilicata. Quest’ultimo ha dichiarato: “L’Ente regionale ha creduto dal primo momento nelle comunità energetiche affinché i territori diventino protagonisti, oggi nella produzione e scambio di energia, in futuro con altri servizi. È una piattaforma dalla forte intensità sociale e dal saldo ambientale positivo per via della produzione distribuita, unita alle rinnovabili con la decarbonizzazione. Siamo all’altezza di questa sfida. Il bando pubblicato il 1 dicembre scorso aiuta i comuni a realizzare gli studi di fattibilità. Bene l’input degli ingegneri nel vivacizzare e proporre percorsi di costruzione, affinché sorgano tante Comunità Energetiche Rinnovabili.”