Accrescere l’occupazione, dare risposte alle imprese per affrontare la nuova fase di competitività, sollecitare iniziative dei grandi player presenti in Basilicata, attrarre nuovi investimenti, adeguare la formazione alle richieste di nuovi profili: sono questi gli obiettivi principali della prima riunione di insediamento del Gruppo Tecnico Operativo per la individuazione delle Linee di Azione del Piano di Sviluppo Economico e Sociale della Regione che si è tenuta oggi, in videoconferenza, presso il Dipartimento Attività Produttive.
A presiederla l’assessore alle Attività Produttive Francesco Cupparo, insieme alla dirigente generale Marika Panetta e all’ing. Giuseppina Lo Vecchio, con la partecipazione di rappresentanti dei grandi player localizzati in Basilicata (Hitachi, Barilla, Ferrero, Associazione Nazionale Filiera Automobilistica-Fca, Eni, Total-Shell), associazioni imprenditoriali, sindacati, per circa 30 partecipanti.
Il metodo del confronto per costruire insieme agli esperti dr. Leonardo Cuoco e Giampiero Perri la nuova strategia di sviluppo è stato illustrato dall’Assessore. Intendiamo partire “dal basso” – ha detto – per chiedere contributi di progetti, proposte, idee a tutti i soggetti imprenditoriali e sociali da attuare in tempi brevi, medi e lunghi per rilanciare occupazione e attività produttive. Dopo le misure di aiuto e sostegno messe in campo per garantire innanzitutto liquidità e per favorire la ripresa a seguito della fase di emergenza sanitaria più acuta, adesso, pur tenendo conto dell’evoluzione della pandemia, – ha precisato Cupparo – abbiamo necessità di mettere in circolo risorse finanziarie, progettualità e programmazione. E sempre sul piano metodologico l’assessore ha annunciato che proseguirà la visita in tutte le aziende lucane per raccogliere, da imprenditore, direttamente “sul campo”, richieste e suggerimenti e promuoverà “tavoli tematici operativi” mentre il Gruppo Tecnico Operativo avrà funzioni e compiti di coordinamento e di sintesi.
Le proposte emerse, specie le valutazioni venute dai grandi player – ha detto ancora l’assessore – sono una prima conferma della validità ed efficacia della nostra iniziativa utile, tra l’altro, a far conoscere le imprese tra loro. Puntiamo sull’indotto automotive, alimentare, tecnologia e attività petrolifere fino alla fase di transizione energetica, mettendo in rete piccole imprese locali diffuse sul territorio. Vale per tutti un dato: sarebbe sufficiente accrescere l’attuale 20% di indotto Fca di altri 10-15 punti percentuali per creare un migliaio di nuovi posti di lavoro.
Tra i temi affrontati nella videoconferenza la formazione, i servizi alle imprese nelle aree industriali, il gap infrastrutturale. E’ importante in proposito – ha evidenziato Cupparo – l’indicazione che ci è venuta da più parti a programmare l’impiego delle risorse europee del prossimo sessennio, quelle che arriveranno dal Recovery Fund, le future royalties del petrolio senza lasciarsi condizionare dalle inadeguatezze del sistema infrastrutturale ma pensando a quello che realmente è possibile fare. Il principio ispiratore della nuova strategia di sviluppo che intendiamo perseguire è che devono essere le merci a viaggiare e non le persone. Questo significa che lo spopolamento delle aree interne si può superare solo con posti di lavoro nelle aree interne favorendo piccole e medie aziende. Quanto ai servizi alle imprese non c’è dubbio che questo è un nodo fondamentale per rendere attraenti le nostre aree industriali come per il superamento della nota situazione infrastrutturale per la quale il Governo ha grandi responsabilità.
Ancora, tra le problematiche presentate dai rappresentanti di imprese, la difficoltà a reperire i profili professionali di cui c’è bisogno in particolare per le competenze di settori elettrico-elettronico e di nuove tecnologie. Contiamo di fare il punto con gli Uffici del Dipartimento – ha detto l’assessore – per favorire il più rapidamente possibile la formazione delle nuove figure da assumere con un nuovo sistema di formazione direttamente in azienda e di incontrare il nuovo rettore dell’Unibas per nuovi master di specializzazione. Infine, prima di chiudere la programmazione 2013-2020 che ci ha visto “dirottare” risorse importanti per l’emergenza Covid-19, ravvisiamo l’esigenza di verificare alcune scelte di programma perché è innegabile che la pandemia ha stravolto le opzioni degli anni passati e pertanto si pone la necessità di rimodulare i programmi di spesa. Per le royalties la mia idea è : meno spesa sociale e più per attività produttive.
Hanno dato contributi: Vincenzo Damiano (Hitachi), Gianfranco Giorda (Anfia-Fca), Roberto Cimino (Eni), Ivano Astegnano (Ferrero), Davide Bovino (Shell), Barbara Melegrani (Barilla), Costantino Di Carlo (holding alimentare), Angelo Summa (Cgil), Gambardella (Cisl), Tortorelli (Uil), Rocco Di Giuseppe (Confapi Potenza), Sileo (Confindustria), Vito Gaudiano (Confapi Matera).