Il documento, proposto da Napoli (Pdl-Fi), impegna la Giunta a trovare una soluzione, in sede di Conferenza Stato – Regioni, per la permanenza in Basilicata dei docenti che dal primo settembre dovrebbero prendere servizio in altre regioni.
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione presentata dal consigliere Napoli (Pdl-Fi)e sottoscritta dai consiglieri Pace (Gm), Mollica (Udc), Rosa (Lb-Fdi), Perrino e Leggieri (M5s), Benedetto (Cd) e Cifarelli (Pd), che impegna la Giunta regionale “ad attivarsi affinché venga instaurato, in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, un proficuo confronto con il Governo finalizzato a rendere stabile e duratura, per il personale docente che ha prestato servizio pluriennale presso le istituzioni scolastiche insistenti sul territorio della Basilicata e che ha differito, in base all’articolo 1 comma 98/99 della legge 107 del 2015 sulla riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione, la presa di servizio nella provincia di nomina, la possibilità di poter continuare a lavorare in regione con l’attivazione di posti in deroga utilizzando risorse finanziarie disponibili nel Fesr e nel Fse”.
A partire dal primo settembre prossimo “si prevede un esodo rilevante dei docenti lucaniverso altre regioni d’Italia, del tutto ingiustificato se si pensa che gli stessi docenti destinatari di tale provvedimento hanno lavorato ad oggi per lungo tempo nelle province della nostra regione su posti scoperti, quasi tutti attualmente disponibili. Tale circostanza comporta un impoverimento della regione in ordine alle sue risorse economiche, finanziarie, umane e culturali, dal momento che i docenti rientrano nel capitale umano più qualificato sul territorio, costituendone un fondamentale potenziale di crescita”.
Con il documento si impegna la Giunta “a provvedere con risorse finanziarie derivanti dai Programmi operativi Fesr e Fseai maggiori oneri di finanza pubblica derivanti al bilancio dello Stato per effetto dell’applicazione della suddetta disposizione”.