“Insieme verso la riforma: La nuova Pac 2023-2027″ è il tema dell’incontro promosso a Venosa dalla Cia-Agricoltori per spiegare la nuova e complessa Politica Agricola Comunitaria. Gli incontri (ne sono in programma una cinquantina) daranno a tutti gli agricoltori, soci e non, la possibilità di avere chiarimenti e risposte circa i premi potenziali che gli stessi potrebbero ricevere nel 2023.
A Venosa i dirigenti Cia e del Centro Assistenza Agricola oltre alla esposizione degli Aiuti Diretti e tutte le novità che sono rilevanti hanno approfondito le misure del PSR Regione Basilicata che ha una dotazione complessiva di 452 milioni per misure che riguardano tra l’altro il comparto agroclimatico ambientale e vari investimenti. Nello specifico sono stati trattati i temi dell’ OCM VINO con tutte le disposizioni che prevede, a livello nazionale, altri 363 Meuro a favore del settore e quindi anche dell’ areale del Vulture per le produzioni vitivinicole con l’Aglianico, quale vino tra i più significativi del Paese.
L’interpretazione e l’applicazione della nuova Pac sono un esercizio non facile, per le diverse opzioni possibili, i vincoli e poi le compatibilità possibili, per questo Cia oltre agli incontri definiti con un sistema di contatto diretto tale da poter soddisfare le diverse esigenze degli agricoltori ha realizzato una guida (scaricabile dal sito www.cia.it).
Cia, con il suo CAA – è stato detto a Venosa – vuole essere in prima linea nella consulenza e nell’assistenza alle imprese agricole. La guida sulla nuova Pac è solo l’ultimo tassello di un servizio sempre più qualificato che vuole fornire risposte e sostegno agli agricoltori italiani per operare le migliori scelte sul campo.
I dirigenti della Cia hanno ribadito la necessità della chiusura del precedente PSR 2014-2022 con la liquidazione rapida di tutti i pagamenti e come richiesto da Agrinsieme Basilicata hanno risollecitato la nomina del nuovo Assessore alle Politiche Agricole. L’agricoltura – sottolinea il coordinatore di Potenza e Matera Donato Distefano – non è certo marginale per l’economia regionale. Anzi ha dimostrato di reggere meglio di altri settori e per questo non è più tollerabile privare il Dipartimento di una guida politico-istituzionale da oltre due mesi. E con i conti alle stelle per le bollette energetiche, con i problemi di manodopera di difficile reperibilità ci avviamo ad un nuovo anno complesso. La nostra priorità: evitare la chiusura di aziende agricole alle prese con spese non più sostenibili per concimi, carburanti, prodotti essenziali. Bardi trovi il tempo per occuparsi di agricoltura”.