Su 1.958 imprese beneficiarie dei voucher del Ministero per lo Sviluppo Economico che facilitano l’ingresso e la crescita delle imprese italiane sui mercati internazionali, il numero delle lucane è del tutto irrilevante. Secondo i dati ufficiali del Mise infatti quattro sono le Regioni dove la risposta è stata più significativa (di cui due al Sud): la Campania con quasi il 17% dei voucher assegnati per un importo complessivo di circa 5,8 milioni di euro; la Puglia con il 16% e un finanziamento complessivo di 5,3 milioni di euro; la Lombardia con il 15% e contributi per 5,7 milioni di euro; il Veneto che assorbe il 10% dei voucher per 3,8 milioni di euro. A riferirlo da Palazzo Italia Bucarest, quartier generale dell’Associazione Lucani nei Balcani, è il presidente Giovanni Baldantoni per il quale è necessario correre ai ripari per non perdere questa grande opportunità.
L’intervento consiste in un contributo a fondo perduto sotto forma di voucher, in favore di tutte quelle PMI che intendono guardare ai mercati oltreconfine attraverso una figura specializzata (il cd. Temporary Export Manager o TEM) capace di studiare, progettare e gestire i processi e i programmi sui mercati esteri. Le imprese devono rivolgersi ad una Società fornitrice dei servizi.
Palazzo Italia Bucarest – si sottolinea nella nota – è nato per sostenere le aziende Italiane di nuova costituzione che si affacciano al mercato dei Balcani, è a piena disposizione di ogni iniziativa mettendo a disposizione i servizi di assistenza-consulenza (prima di tutto), grazie alla ultraventennale esperienza di attività, logistica, quali ad esempio la costituzione dell’azienda, la sua domiciliazione, la promozione commerciale, la disponibilità di spazi adeguati ed altro ancora , rafforzando l’idea di poter essere tutti sotto lo stesso ombrello in un gruppo che offre il Made in Italy autentico. Abbiamo realizzato con le nostre forze – sottolinea Baldantoni – il “network Balcani” con presenze in Ungheria, Serbia, Bulgaria, Moldavia, oltre Romania e più di recente ad Amburgo (Germania ) allo scopo di fare protocolli di collaborazione con operatori economici lucani nel settore turismo, mobilità, ristorazione ed hotel per attrarre visitatori dall’area dei Balcani, per vendere i prodotti alimentari particolarmente richiesti nei mercati dell’Europa dell’Est. Intendiamo utilizzare al massimo le potenzialità ed i consensi di oggi per la Basilicata, ‘’ la regione più’ gradita degli ultimi anni’’ secondo quanto apparso sui social negli ultimi tempi.
Il voucher per l’internazionalizzazione è un incentivo a sostegno delle PMI italiane interessate a intraprendere processi di sviluppo sui mercati internazionali.
In particolare, l’aiuto consiste in un contributo a fondo perduto a copertura delle spese sostenute per avvalersi della collaborazione di un Temporary Export Manager (TEM).
Sono previste due tipologie di contributo:
• Voucher early stage: Contributo di 10mila euro a fronte di un contratto di servizio con una società TEM del valore minimo di 13mila euro.
• Voucher advanced stage: Contributo di 15mila euro a fronte di un contratto di servizio con una società TEM del valore minimo di 25mila euro.
In questo caso i beneficiari possono richiedere un contributo aggiuntivo di 15mila euro se raggiungono specifici obiettivi:
– incremento del fatturato export di almeno il 15%,
– incidenza pari almeno al 6% del volume d’affari derivante da operazioni verso Paesi esteri.
Per l’attuazione dell’intervento il Governo ha stanziato 38,3 milioni di euro, di cui:
• 20,3 milioni di euro nell’ambito del Piano straordinario per la promozione del Made in Italy;
• 18 milioni di euro dal PON Imprese e Competitività, destinati ai beneficiari delle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
Mar 03