L’Amministrazione comunale di Policoro sulla vicenda Tradeco che riguarda l’interruzione del servizio di raccolta differenziata: “Decisione irresponsabile”.
“Una decisione arbitraria ed irresponsabile che aggrava ancora di più la posizione dell’Azienda, proprio in questi giorni delicati di verifiche decisive”. Duro l’intervento del Sindaco della Citta di Policoro e dell’intera Amministrazione Comunale, in merito all’interruzione del servizio di raccolta differenziata a partire da oggi, con conseguente licenziamento degli operai. “La Tradeco dovrà spiegarci, nelle sedi opportune, come mai proprio alla vigilia di importanti scadenze, abbia deciso in maniera solitaria di chiudere i cancelli, cercando di mettere in difficoltà la comunità policorese”. “Entro martedì prossimo, la società altamurana avrebbe dovuto dare conto all’amministrazione comunale….e la risposta é stata questa, vile e incommentabile”. “In questi mesi di controversie – prosegue la nota dell’amministrazione – abbiamo sempre tutelato gli operai, avviando tavoli di concertazione per garantire il servizio ed al contempo salvaguardare i posti di lavoro”. “L’interruzione di un pubblico servizio delicato come quello della raccolta differenziata e della pulizia delle strade sarà portato e discusso nelle sedi opportune a tutela dei cittadini e dell’immagine stessa e del decoro della Cittá”. “La situazione che si é venuta a creare non é dipesa dall’amministrazione comunale, pertanto – concludono gli amministratori – lanciamo un appello ai cittadini policoresi affinché comprendano che tutte le azioni sinora intraprese sono state finalizzate a tutela della città, senza cedere ai ricatti di chicchessia”.
Intanto, il Sindaco Rocco Leone e l’intera Amministrazione Comunale hanno indetto una conferenza stampa per lunedì 3 giugno 2013 alle ore 12 presso la sala consiliare della sede municipale, per illustrare nel dettaglio la vicenda e le azioni intraprese e da intraprendere nei confronti della Tradeco.
I rappresentanti sindacali di Fp Cgil e UilTucs Vito Maragno e Filippo Viggiano hanno inviato una nota per denunciare le difficoltà legate alla raccolta dei rifiuti nella città di Policoro. Di seguito la nota integrale e la posizione dell’Amministrazione comunale sulla vicenda che coinvolge la società Tradeco.
Comune di Policoro: netturbini licenziati e città sporca.
La preoccupazione serpeggia tra i netturbini che si occupano della raccolta e smaltimento dei rifiuti nel comune di Policoro, perché mai hanno vissuto una situazione di grande precarietà come quella che stanno vivendo in questi ultimi tempi. Prima il sistematico ritardo nei pagamenti ora addirittura il licenziamento. La misura è colma. I lavoratori hanno perso la pazienza. Per problemi esistenti tra l’azienda e il Comune chi ci va di mezzo sono sempre e comunque i lavoratori e i cittadini.
Oramai siamo all’assurdo, l’azienda comunica ai lavoratori che venendo a cessare in data 28 maggio 2013 lo svolgimento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti svolto in appalto per il Comune di Policoro, i lavoratori devono ritenersi licenziati per lo stesso giorno di scadenza del servizio.
In tutta questa vicenda quello che colpisce è l’assenza dell’ Amministrazione comunale di Policoro. Dal nostro punto di vista tutta questa vicenda è stata affrontata dall’Amministrazione comunale con pressapochismo e superficialità.
Vogliamo ricordare al Sindaco e alla Giunta che l’Amministrazione comunale ha una responsabilità diretta in questa vicenda poiché è l’ente appaltante e che quindi non può tirarsi fuori in nessun modo. Anzi, auspichiamo un intervento immediato affinché siano date risposte ai lavoratori e ai cittadini. Ad oggi, purtroppo, dobbiamo prendere atto che i netturbini non stanno lavorando e che la città e sporca, perché i rifiuti non sono stati raccolti.
I lavoratori in tutta questa vicenda hanno avuto un comportamento responsabile hanno revocato lo sciopero dell’11 maggio, hanno raccolto i rifiuti anche nei giorni 29, 30, 31 maggio 2013 nonostante non avessero certezze lavorative. Oggi 1 giugno hanno trovato i cancelli del cantiere chiuso.
Dove l’azienda? Dove il Comune?
Stanchi di essere abbandonati a loro stessi proclamano lo stato di agitazione e e chiedono l’intervento del sig. Prefetto, perché è arrivato il momento di fare chiarezza.
Vicenda Tradeco, D’Amico e Giordano (Ugl) scrivono al Prefetto.
“Al Prefetto chiediamo che si ripristini assolutamente il servizio raccolta N.U. senza ma, senza se e senza ulteriori disagi per la cittadinanza policorese che già ha tanto subito per il disservizio, l’inefficienza di questa azienda la quale probabilmente pensava di poter fare solo business a danno dei cittadini. Si mettano tutti i lavoratori nelle condizioni di ripresa attività affinché la città venga alleggerita intanto dall’enorme spazzatura che continua ad affollare le strade di Policoro”.
E’ dura la posizione espressa dal segretario provinciale dell’Ugl di Matera, Luigi D’Amico e dal componente della segreteria confederale regionale lucana Ugl, Pino Giordano per i quali, “al Prefetto di Matera, chiediamo urgentemente di intervenire su tal caso sia per la riassunzione di tutti gli operatori lasciati fuori incivilmente dalla Tradeco, sia di riprendere con celerità l’attività di pulizia della città. L’improvvisa chiusura dei cancelli dell’isola ecologica, dove si trovano i mezzi per la raccolta dei rifiuti, l’interruzione di un pubblico servizio delicato come quello della raccolta differenziata e della pulizia delle strade, gli operai che si recano al lavoro come ogni giorno e scoprono di essere stati cacciati, non ha dubbi che la ditta ha ingaggiato un feroce braccio di ferro nei confronti dell’amministrazione. Noi Ugl – proseguono i segretari, D’Amico e Giordano – pretendiamo che d’innanzi al Prefetto, la Tradeco spieghi come mai proprio alla vigilia di importanti scadenze, abbia deciso in maniera solitaria di chiudere i cancelli, cercando di mettere in difficoltà la comunità e la stessa amministrazione comunale policorese che grande impegno sta’ cercando di risolvere definitivamente tale situazione oramai vergognosamente giunta all’epilogo con una società, Tradeco, sorda fin dal primo momento alle esigenze del territorio e di tutti i lavoratori per i quali l’Ugl – concludono Giordano e D’Amico – si attiverà immediatamente affinché siano riassunti e tutelati in tutte le sedi opportune”.