Con una nota inviata al presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, e all’assessore alle Politiche di Sviluppo, Francesco Cupparo, il direttore di Confapi Matera, Vito Gaudiano, ha sollevato la questione della condizione difficile in cui versano le Sale Ricevimento lucane.
Come è noto – scrive il direttore di Confapi Matera – l’emergenza epidemiologica di questi mesi ha colpito in maniera particolarmente drammatica il comparto delle Sale Ricevimento, che in Basilicata genera una parte importante del PIL regionale a causa dell’ampio mercato di riferimento, e che è in grado di muovere l’economia del vasto indotto legato ai matrimoni, alle cerimonie e agli eventi.
Il comparto, inoltre, rischia di soccombere nel confronto concorrenziale con le strutture delle località limitrofe della Puglia e della Campania, dove la Regione ha appena varato direttive specifiche per sale eventi e ricevimenti, che consentiranno una veloce ripresa in sicurezza delle attività.
Purtroppo, oltre il 90% dei matrimoni è stato rinviato al 2021 e le risorse finora stanziate per gli ammortizzatori sociali non consentono di arrivare alla prossima stagione, che di solito inizia nel mese di aprile.
Si tratta, dunque, di un quadro a tinte fosche che riguarda l’intero comparto delle Sale Ricevimento e il suo vasto indotto, attività che per poter riprendere nella seconda parte di quest’anno hanno bisogno del sostegno regionale e di decisioni rapide e incisive. È notizia di stamattina che, a seguito della campagna di comunicazione delle strutture pugliesi, molti sposi hanno deciso di festeggiare in Puglia con gravissime conseguenze economiche e occupazionali nell’indotto lucano.
Per questi motivi il direttore Gaudiano ha chiesto alla Regione di adottare con estrema urgenza idonee misure al fine di salvaguardare le Sale Ricevimento lucane e renderle più competitive rispetto alle regioni confinanti.
In particolare, dopo aver raccolto le esigenze degli operatori, è emersa la necessità di approvare un protocollo di regolamentazione del settore, utile per la ripartenza delle attività che, comunque, non potrà avvenire prima di due mesi dall’approvazione. Per poter ripartire a settembre, bisognerebbe essere pronti già nel mese di agosto con l’effettuazione di prove e test.
La Regione, inoltre, potrebbe intervenire anche con un sostegno economico sottoforma di bonus/aiuto a copertura, anche parziale, del costo del lavoro e attraverso la riduzione di imposte e tasse di competenza regionale.
Sarebbe opportuno, infine, prevedere anche un incentivo per le coppie che decideranno di sposarsi nel 2020 in Basilicata, incentivo che avrebbe un moltiplicatore economico almeno di 10.
La nostra preoccupazione – sottolinea il direttore di Confapi Matera – è quella di salvaguardare un comparto che riveste un ruolo importante nell’economia lucana, paventandosi il rischio concreto che molte strutture non riaprano più e tante persone perdano il lavoro, disperdendo un patrimonio di professionalità e competenze accumulatosi negli anni.