Sarà sottoscritto martedì 6 novembre 2012 alle ore 10.30, presso questo Palazzo del Governo, il “Protocollo d’Intesa in tema di anticipazione sociale dell’indennità di cassa integrazione guadagni straordinaria, anche in deroga” tra la Prefettura di Matera, la Provincia di Matera, la C.C.I.A.A. di Matera, la Confindustria Basilicata, la CONFAPI di Matera, le Segreterie provinciali CGIL, CISL, UIL e UGL, la Banca Carime, la BCC di Laurenzana e Nova Siri, la Banca Popolare di Bari e la Banca Popolare di Puglia e Basilicata.
Con il Protocollo il Prefetto di Matera, dott. Luigi Pizzi, ha voluto attivare uno strumento che consenta di intervenire con forme di anticipazione, da parte degli Istituti di credito aderenti, della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, anche in deroga, che i lavoratori dipendenti da aziende con sede o unità operative in provincia di Matera, vantano nei confronti dell’INPS, laddove le imprese non siano in grado di anticipare il trattamento economico per problemi connessi alla perdurante crisi economica.
Il documento in questione è stato elaborato dal Gruppo di Lavoro, istituito, con decreto prefettizio del 10 maggio scorso, nell’ambito della II^ Sezione della Conferenza Provinciale Permanente “Sviluppo Economico e Attività Produttive” e che opera presso la locale Camera di Commercio.
Il Protocollo integra la “Convenzione nazionale in tema di anticipazione sociale dell’indennità di cassa integrazione guadagni straordinaria, anche in deroga”, stipulata in data 15 aprile 2009 tra ABI, Confindustria, CGIL, CISL, UIL, UGL Credito e i sindacati del settore del credito, volta a sostenere la disponibilità del reddito dei lavoratori sospesi in CIGS e CIGS in deroga, nelle more del pagamento diretto da parte dell’INPS.
Destinatari del protocollo sono i lavoratori dipendenti da aziende che, in attesa dell’emanazione dei provvedimenti di autorizzazione dei trattamenti di integrazione salariale, siano sospesi a zero ore o, comunque, per più della metà del normale orario di lavoro per CIGS e CIGS in deroga, nei casi in cui non viene erogata l’anticipazione dell’indennità da parte del datore di lavoro, avendone richiesto il pagamento diretto.