La crisi che investe il sistema Automotive di Melfi continua a creare incertezze in tutte le aziende dell’indotto di Melfi.
Oltre alla Logistica e altre realtà dell’area industriale, in data odierna si è ricorso alla stipula di un Contratto di Solidarietà “difensivo” che pone condizione di usufruire di tali ammortizzatori i 131 lavoratori della Società Iscot Italia S.p.A. che svolge l’attività di pulizie presso lo stabilimento di Melfi strettamente connesse e integrate con le attività del committente Stellantis.
I periodi di interruzione delle attività del committente Stellantis obbligano l’Iscot a ricorrere agli ammortizzatori sociali per fronteggiare il periodo corrente.
Già nel mese di giugno scorso la committente Stellantis ha provveduto di dare in appalto di “sverniciatura particolari skid” ad altra società mettendo nella condizione l’Iscot di annunciare l’esubero di n° 4 unità che non hanno più trovato utilizzo a Melfi con ripercussioni che produrranno enormi problemi a livello famigliare.
La riduzione di attività procura reali incertezze per l’assetto occupazionale dell’unità operativa di Melfi e presenta una situazione di eccedenza strutturale non sono prevedibili a medio termine inversioni di tendenza.
Le segreterie regionali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti Basilicata hanno espresso forti preoccupazioni circa il mantenimento dei livelli occupazionali e metteranno in campo qualsiasi iniziativa per salvaguardare i lavoratori e le loro famiglie.
Intanto auspicano che la politica regionale e nazionale dia dovute risposte ai lucani investendo tutte le energie in un confronto serrato con il gruppo Stellantis che si defila in continuazione da responsabilità proprie.
Set 24