Un partneriato tra Basilicata, Romania e Ungheria nel segno della ricerca applicata nel campo della genetica vegetale.
La prima firma dell’accordo è prevista per il prossimo 15 novembre nel Paese balcanico, nel corso di un workshop dedicato interamente al progetto “Agro.Bio.” ed organizzato presso la sala convegni della facoltà di Ingegneria alimentare, Turismo e Protezione Ambientale dell’Università “Aurel Vlaicu” di Arad, sul tema “Le risorse genetiche vegetali: ruolo ed opportunità per una ricerca e formazione di dimensione europea”.
Protagonista del progetto di Cooperazione Territoriale Europea, finanziato dalla Regione Basilicata con i fondi del Programma Operativo FESR 2007/2013, è il Centro Tematico per la Biodiversità Vegetale Mediterranea, ubicato a Policoro presso il Centro Sperimentale “E. Pantanelli” dell’Università degli Studi di Bari, nato con l’obiettivo di tutelare e conservare la biodiversità.
Il progetto di cooperazione territoriale europea vede, oltre alla partnership con l’ateneo rumeno di Arad anche il coinvolgimento dell’“Agricultural Biotechnology Centre”, del Ministero dell’agricoltura Ungherese e vuole essere occasione per creare una rete internazionale di tutela e conservazione di specie geneticamente importanti o in via di estinzione.
Finalità e obiettivi dell’accordo saranno illustrati nel corso del convegno organizzato per giovedì prossimo, i cui lavori saranno aperti dall’ambasciatore italiano in Romania, Mario Cospito, orginario proprio di Policoro.
Tra i relatori Giulio Sarli, responsabile scientifico del progetto “Agro. Bio”, Domenico Pignone, direttore Cnr Igv, Józef Burgyán, direttore generale del magiaro “Agricultural Biotechnology Centre” e i professori Oana Maria Brinzan e Eugenia Tigan, dell’Università “Aurel Vlaicu” di Arad.
“Questo progetto rappresenta un segno tangibile di come la nostra Regione vuole investire sulla ricerca e sullo sviluppo puntando sulla qualificazione dei giovani talenti del territorio – ha dichiarato Giulio Sarli – infatti sono stati reclutati solo per il progetto “Agro.Bio.” sei giovani ricercatori per sviluppare attività di ricerca ed esperienza nel settore della cooperazione territoriale fra paesi dell’UE”.
“Un momento importante del workshop presso l’Università di Arad, in Romania – ha proseguito il responsabile scientifico del progetto – sarà rappresentato dalla firma dell’accordo generale sulle attività di programma scientifico che si svilupperanno in partnership per i prossimi 24 mesi e che porteranno alla creazione di un network di nozioni tecniche ed all’adozione di protocolli comuni di lavoro inerenti il germoplasma ad alto valore nutraceutico ed agroenergetico, comprendendo anche le specie a rischio di estinzione dei territori interessati”.
Nov 09