Cestari: Abbiamo la possibilità di fare un buon lavoro. Anche solo aumentare di qualche punto percentuale l’esportazione verso l’Africa significherebbe un volume d’affari importante.
A margine della Conferenza Italia-Africa, proseguono gli incontri bilaterali della Camera ItalAfrica. Dopo la delegazione della Repubblica del Congo (Brazzaville), è stata la volta della Repubblica Democratica del Congo (Kinshasa). Il Vice Primo Ministro Christophe Lutundula Apala Pen’Apala ha avuto una sessione di lavoro con il Vice Ministro degli Affari Esteri italiano, Edmondo Cirielli e il presidente della Camera di Commercio Italia Centrafrica, Alfredo Carmine Cestari.
Nell’incontro le parti hanno ripercorso la cooperazione bilaterale RDC-Italia. Il capo della diplomazia congolese ha invitato l’Europa in generale, e l’Italia in particolare, a investire nello sviluppo e nel sostegno alla democrazia in Africa. “Non c’è sviluppo economico senza sicurezza”, ha dichiarato Christophe Lutundula dopo aver denunciato l’aggressione della RDC da parte del Ruanda e aver chiesto maggiore fermezza da parte dei partner europei di fronte a questa tragedia. L’Italia ha un export in RDC di 50,8 milioni di euro che segna un aumento del 41%; dalla RDC l’export verso l’Italia raggiunge i 534,2 milioni di euro con più 29,9% in un anno e i prodotti metallurgici al primo posto (518 milioni). Successivamente si è svolto il bilaterale con la Tanzania (Dodoma) con la presenza del Ministro degli Esteri e della Cooperazione dell’Africa Orientale della Tanzania, January Makamba. e l’Ambasciatore in Italia Paul Emile Tshinga Ahuka. In Tanzania l’export dall’Italia è di 119,4 milioni (più 21,3%) e l’import in Italia di 47,9 milioni (più 36,4%) soprattutto di prodotti agricoli e alimentari. “Il progetto Sud Polo Magnetico che aveva anticipato anche il Piano Mattei di respiro nazionale – ha detto Cestari – va avanti. Tra l’altro ben si sposa con il Piano Mattei, ed è anche molto più ampio del programma del governo. Con un decreto della presidenza del Consiglio, è stato approvato questo piano di aiuti per 4,2 miliardi di euro che provengono dal fondo Clima gestito dai Ministeri degli Esteri e dell’Ambiente. Le risorse sono disponibili perché, attraverso Cassa Depositi e Prestiti, sono già nella disponibilità del nostro governo. Abbiamo quindi la possibilità di fare un buon lavoro, senza timore di dover competere. Anche solo aumentare di qualche punto percentuale l’esportazione verso l’Africa significherebbe un volume d’affari importante. Se le risorse messe a disposizione saranno ben investite, con una programmazione strategica prolungata nel tempo, potremmo svolgere un ruolo importante. Le stesse questioni che abbiamo sollevato con il progetto Sud Polo Magnetico, ponendoci l’obiettivo di una reale cooperazione economica”.