“Il nostro progetto – non casualmente battezzato “sbloccalavoro” perché vogliamo sbloccare l’attuale situazione di blocco istituzionale, nella quale destra e sinistra si sono messe insieme non certo per governare, ma per bloccare tutto – ha una forte valenza in Basilicata e nel Mezzogiorno dove i dati sulla disoccupazione segnano l’emergenza nell’emergenza italiana”. Lo ha detto Luciano Pisanello, componente della segreteria nazionale IdV in un incontro a Potenza con i giovani del partito per presentare il progetto.
Nell’evidenziare che “in Basilicata si pone la necessità di arginare la fuga dei cervelli sia di giovani verso altre università che di laureati, quale priorità contro l’impoverimento culturale e la scomparsa delle giovani generazioni”, il dirigente nazionale di IdV ha aggiunto che “ se fossero approvate le nostre proposte si metterebbe in modo l’economia del nostro Paese, che inesorabilmente è ferma, e le casse dello Stato potrebbero recuperare 100 miliardi di euro. Noi – ha detto ancora Pisanello – abbiamo delle proposte chiare e concrete ed indichiamo, infatti, da dove reperire le risorse finanziarie. Per esempio occorre vendere immediatamente i beni confiscati ai mafiosi. Si pensi che nelle casse dello Stato giacciono circa 80 miliardi di euro in titoli e beni immobili e non si capisce perché questo governo preferisca continuare a prendere denaro dalle tasche degli italiani, piuttosto che vendere i beni confiscati ai mafiosi. In secondo luogo è fondamentale promuovere una vera lotta all’evasione. Si pensi per esempio ai fondi portati illegalmente in Svizzera”.
“La riduzione del cuneo fiscale – sottolinea il dirigente di IdV – che vale mediamente il 120% dello stipendio netto, è indispensabile per ridurre il costo del lavoro e per diventare più competitivi. In parte la si ottiene dalla riduzione dell’Irpef, lasciando però in questo modo il costo del lavoro inalterato. Si dovrà quindi prevedere una programmata riduzione degli oneri contributivi. Costo da stabilire tenendo conto che ogni 5% di riduzione dei contributi corrisponde a circa 10 mld (le entrate INPS annuali ammontano a 215 mld).
Secondo il progetto “sbloccalavoro”, “è urgentissimo intervenire con aiuti concreti alle PMI per incentivare con crediti d’imposta strutturali gli investimenti per la R&S e per il processo produttivo, incrementando così la produttività dell’impresa. Hanno aumentato l’Iva e poi si è scoperto che nell’ultimo trimestre le entrate Iva sono diminuite è chiaro perché è una tassa che paghi sui beni che acquisti. Ma se non ci sono soldi per acquistare è ovvio che non ci sono neppure più le entrate per questo vogliamo rimettere i soldi nelle tasche dei cittadini. Bisogna fare in modo che la cassa integrazione straordinaria sia restituita quando l’azienda che la riceve ha degli utili. Occorre ridare immediatamente potere d’acquisto alle classi più disagiate agendo su forti riduzioni dell’aliquota Irpef con risultati sullo stipendio lordo di 150/200 euro al mese: trattasi di crisi di domanda e quindi è indispensabile farla ripartire”.
Ott 14