“Presso l’Hotel Nazionale di Roma, in Piazza Montecitorio, nell’ambito di un’ennesima importante tappa dell’Ugl, in un convegno ci si è confrontati sul tema: ”Job no Act: creare lavoro, rilanciare l’economia”.
A tale importante evento, alla presenza di esponenti Nazionali del sindacato e Politici tra cui l’On. Renata Polverini, Cristina Ricci, Claudio Durigon, Luigi Ulgiati, Vicaro Maria Antonietta, Egidio Sangue, Paolo Capone, Ornella Petillo ed altri ancora, molto duro è stato l’intervento del segretario regionale dell’Uglm Basilicata, Pino Giordano.
Per il sindacalista, “Job no Acts, deve significare creare lavoro, rilanciare l’economia ma in una regione ricca di petrolio minimo è puntare il dito contro le misure adottate dal governo in tema di lavoro per la Basilicata. Interventi poco efficaci – ha aggiunto Giordano -, basti pensare a quanto ammontano i proventi delle royalty del petrolio per spenderne solo in minima parte a favore di formazione sul lavoro seria e non puro clientelismo. Nessuna risposta concreta al male del precariato e della disoccupazione oggi viene data: l’Ugl Basilicata invece, ha sempre dato alle Istituzioni massima collaborazione e disponibilità per progetti e programmi. Ricordiamo che il nostro sindacato è ancora protagonista sul territorio e sia Pittella che Renzi non possono assolutamente escluderci dalle decisioni e/o dal confronto. Per scacciare l’incubo occupazionale non bastano le ricette messe in campo dal governo Renzi con la ‘Job act’ con l’idea secondo cui sarebbe sufficiente agire sulle regole del mercato del lavoro e sulla formazione per creare occupazione e ridurre il gap occupazionale fra giovani e adulti poiché – tuona forte il segretario regionale Giordano – per l’Ugl e’ del tutto priva di riscontri concreti: va riaffermato con forza che l’obiettivo e l’unico antidoto alla precarietà, deve essere riaffermata con la definitiva stabilizzazione lavorativa. Non possiamo allora che condividere la stoccata di Renata Polverini, deputata di Forza Italia e vice-presidente della Commissione lavoro intervenuta al convegno, per la quale, “addentrarsi nella lettura della bozza è un po’ come entrare all’Ikea: ci trovi qualcosa di utile e tanta paccottiglia ma, soprattutto, quando arrivi a casa scopri che non è facile montare quello che hai acquistato. La commissione Lavoro ha predisposto un testo che riassume diverse proposte per tentare di risolvere i danni della Riforma Fornero sui lavoratori esodati e sui cosiddetti Quota 96, risoluzione depositata alla Camera e su cui si attende una risposta dal Governo Renzi. Saltato quest’appuntamento – il che a questo punto sembra più che probabile – questa volta il dibattito dovrà portare a una soluzione, perché rinviarlo nuovamente vorrebbe dire quasi certamente non riuscire a risolvere il problema entro settembre e contando le vacanze estive il tempo stringe”.