Il 19 marzo 2006 presso la Prefettura di Matera le associazioni di categoria, i sindacati e i massimi rappresentanti di Regione Basilicata, Comune e Provincia di Matera sottoscrivevano con il Ministro dello Sviluppo Economico in carica nel Governo Berlusconi, Claudio Scajola un protocollo d’intesa per rilanciare il comparto del mobile imbottito interessato da una crisi ad effetto domino che ha provocato un’emoraggia di posti di lavoro, la chiusura di numerose aziende dell’indotto e un sistematico ricorso da parte delle aziende a cassa integrazione e mobilità in deroga. Sono trascorsi quasi sette anni da quell’accordo che non è mai stato attuato a causa della mancanza di risorse finanziarie ma come spesso accade durante una campagna elettorale ancora una volta arriva un “miracolo politico”. Pertanto venerdì 8 febbraio 2013 il Ministero dello Sviluppo economico, le Regioni Puglia e Basilicata e Invitalia firmeranno a Roma, l’accordo di programma per rilanciare il distretto del mobile imbottito della Murgia con 101 milioni di euro. In particolare il Ministero ha deciso di investire 40 milioni di euro mentre altri 40 sono garantiti dalla Regione Puglia e 21 dalla Regione Basilicata. Sarà un comitato di coordinaento composto da tre soggetti ad assicurare “l’organicità degli interventi”. Resta da capire come si intende rilanciare un settore che in questi anni ha perso migliaia di posti di lavoro e sopratutto quote di mercato importanti sui mercati internazionali.
Michele Capolupo
Accordo Polo Salotto, Romaniello (SEL): “Da Monti tentativo pre-elettorale di basso profilo”.
“Non c’è limite alla creatività di Monti-leader di partito: a Matera, nel corso della sua visita elettorale, ha annunciato per l’8 febbraio a Roma la firma dell’accordo di programma sul polo del salotto, una firma sollecitata da mesi dalle Regioni Basilicata e Puglia per attuare un’intesa voluta e sostenuta per anni dai lavoratori e dai sindacati pugliesi e lucani”. E’ il commento del capogruppo di SEL in Consiglio Regionale Giannino Romaniello sottolineando che “l’accordo dell’8 febbraio attua l’obiettivo prefissato il 27 luglio, quando le due Regioni con il ministero dello Sviluppo economico sottoscrissero un’intesa per la costituzione di un gruppo di lavoro, che arrivasse in tempi brevi alla definizione dell’accordo. L’intesa di luglio mise fine ad una situazione che si trascinava da cinque anni senza mai giungere ad alcun esito. Le parole del Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola – aggiunge – sono la migliore risposta al tentativo pre-elettorale del professore-Premier, di basso profilo, quasi a rivendicare un provvedimento di cui non ha alcun merito. Dopo i tanti nulla di fatto di tutti questi anni finalmente siamo alla chiusura dell’accordo; la nostra tenacia espressa con grande energia in questi lunghi cinque anni per il rilancio del mobile imbottito alla fine ha centrato l’obiettivo. Il percorso non è stato semplice. Spesso il disagio degli operatori mal si è conciliato con la disattenzione dei governi che si sono succeduti, più volte sollecitati dai due Governatori. Ed è il caso di ricordare a Monti – dice Romaniello – che le Regioni ci hanno messo risorse finanziarie proprie (40 milioni di euro la Puglia e 21 milioni la Basilicata). Ora una nuova fase si apre per un settore martoriato dalla crisi ma ancora intriso di imprese che vogliono investire nel settore e nell’area. Dalla loro iniziativa e dalla voglia di innovazione dipenderà il successo dell’accordo per la reindustrializzazione delle aree e soprattutto per dare garanzie di lavoro e di sviluppo concreto”.
Finanziare la ZFU zona franca urbana di Matera per un nuovo Rinascimento Economico e Sociale del Territorio Murgiano.
speriamo che arriva una boccata di ossigeno per tutti COLORO CHE STANNO IN COMA REVERSIBILE. FORZA LAVORO!!!!!!!!!!!!!!!!
FORZA SINDACATI, SIETE I MIGLIORI,AVETE L’UNICA ARMA CHE VI RIMANE,,, DAGLIEEE SOTTO. SE NO’ E FINITA ANCHE PER VOI. GIA’ CI DATE POCA CREDIBILITA’, SE PERDIAMO STO TRENO, E’ FINITA PER TUTTI.!!!!!!!!!!!
Ma Viti non era l’assessore alle attività produttive della Regione già trent’anni fa? Ancora la gente gli va dietro!