Il Coordinanento Nazionale Docenti Gae insieme ai 45 mila docenti precari storici delle gae di tutta Italia nel giorno dell’ 8 marzo hanno chiesto gran voce giustizia e coerenza.
Migliaia di insegnanti storici delle Gae hanno differito il ruolo non aderendo al piano straordinario della legge 107/15 perché mogli, madri e figlie che non potevano lasciare le proprie famiglie, figli, genitori anziani, affetti ed alunni a cui hanno con dedizione ed amore dedicato ogni singolo giorno del proprio sofferto precariato.
Sono tantissime le docenti donne con più di 45 anni, con oltre venti anni di precariato, molte con esigenze familiari tali da non aver permesso loro di aderire volontariamente ad un piano Volontario nazionale
Ad un tratto le condizioni sono cambiate. Chi aderendo al piano nazionale doveva partire, non è più partito occupando posti che altrimenti avrebbero occupato docenti delle Gae, ora disoccupati, mentre al nord centinaia di cattedre destinate ai neoassunti sono rimaste scoperte.
Centinaia di alunni hanno dovuto pagare lo scotto di tale cambio di rotta.
Centinaia di famiglie con figli speciali hanno pagato le spese di congedi, malattie ed assegnazioni provvisorie usate quale strumento per ovviare le partenze accettate volontariamente.
Noi donne e docenti di tutta Italia abbiamo fatto una scelta sofferta sapendo di dover posticipare il ruolo di pochi anni (3).
Invece ora rischiamo di non avere piu il ruolo loro diritto acquisito.
Lo Stato ha l’obbligo morale e giuridico di adempiere a tale dovere nei tempi previsti….
Il coordinamento nazionale docenti Gae è nato per dare voce e supporto ai 45000 mila docenti precari delle gae di cui migliaia sono donne.
Donne che hanno fatto una scelta non per coraggio ma solo per guardare con più serenità negli occhi i propri figli e per dare loro grande esempio di coerenza e dignità.
Mar 09