Nella sala Arrigoni del Comune di Matera il presidente regionale del sindacato Anief Basilicata Nuccio Santochirico e il vice presidente regionale Gaspare L’Episcopia hanno presentato due iniziative messe in campo per tutelare gli insegnanti interessati dalla riforma nota come “La buona scuola”. Il presidente regionale Nuccio Santochirico ricorda le tappe che hanno determinato questa nuova iniziativa sindacale di Anief: ” Il 28 febbraio 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il concorso per 63721 posti per personale docenti. Sono stati pubblicati i tre bandi: per infanzia e primaria, per la secondaria di primo e secondo grado, l’ultimo per il sostegno.
La domanda potrà essere presentata esclusivamente on line, attraverso il sistema telematico predisposto dal Miur: l’accesso sarà però riservato ai docenti abilitati e precari. Si potrà inoltrare la domanda a partire dalle ore 8.00 di lunedì 29 febbraio e fino alle ore 14.00 del 30 marzo 2016. Con successivo avviso in Gazzetta Ufficiale, previsto per il prossimo 12 aprile 2016, saranno diffuse le date delle prove scritte che si svolgeranno a partire dalla fine del mese di aprile.
Va quindi in scena l’ennesimo atto della commedia all’italiana sul tema “La Buona Scuola”, che però potrebbe avere dei risvolti tragici perché soltanto 1 supplente su 3 sarà stabilizzato. Questo vuol dire che dopo anni di supplenze verrà detto loro che non servono più.
E’ doveroso ricordare che siamo il Paese dove operano i docenti più vecchi al mondo: l’Ocse ha rilevato che nel 2012 il 62% dei professori aveva più di 50 anni (48% nel 2002), sostenendo che si tratta della più alta percentuale di insegnanti over 50 di tutti i paesi Ocse.
Dall’altra parte, mentre si parla di ricambio generazionale per la classe docente nella scuola italiana, si nega ai giovani laureati l’accesso al concorso. Il nostro timore è che questo sia primo passo verso l’abolizione del valore legale del titolo del studio.
In Italia ogni cittadino ha la possibilità con una laurea di diventare dirigenti degli enti locali, mentre chi si è laureato per insegnare una disciplina ora non può partecipare al concorso a cattedre”.
Gaspare L’Episcopia, responsabile del contenzioso di Anief Basilicata, ha illustrato dal punto di vista giuridico le ragioni che hanno spinto il sindacato ad avviare il ricorso sul concorso previsto da “La buona scuola”.
Rispetto al concorso a cattedre, forti delle precedenti battaglie legali vinte nei tribunali sul precedente concorso del 2012, contro il ministro Profumo che aveva bloccando i laureati dopo il 2002, l’Anief non starà di nuovo a guardare.
Già sul precedente concorso a cattedra del 2012, il Tar Lazio con sentenze nn. 9258, 9490, 9666 del 2015 ha sancito la legittimità della partecipazione alle procedure concorsuali dei laureati non abilitati, annullando il bando nella parte che li escludeva. Le sentenze del Consiglio di Stato numero 105 e numero 717 dello stesso anno hanno confermato tale orientamento, consentendo così l’immissione in ruolo dei laureati ricorrenti ammessi con riserva alle prove concorsuali.
Lo stesso è avvenuto per i docenti di ruolo che, sempre nei ricorsi patrocinati dagli Avvocati Fabio Ganci e Walter Miceli dell’Anief, con sentenza n. 12071/2015 del Tar Lazio, hanno avuto riconosciuto lo stesso diritto. Inoltre, al riconoscimento del medesimo diritto sono stati ammessi i ricorrenti patrocinati dall’Avvocato Tiziana Sponga dell’Anief i quali, in possesso del diploma magistrale indirizzo linguistico, hanno ottenuto l’annullamento della nota Miur prot. 3123 del 14/11/2012 interpretativa della C.M. n. 29 del 04/02/1991 grazie alle sentenze passate in giudicato nn. 1301, 3463, 4198, 8724 del 2014 e alle recenti sentenze nn. 3416, 10102, 10103 del 2015.
Di fronte a questa giurisprudenza granitica, tuttavia, l’amministrazione e il legislatore continuano a ignorare i punti in diritto, sottoponendo nuovamente i bandi concorsuali appena emanato a una valanga di ricorsi che l’Anief ha deciso di patrocinare presso gli stessi tribunali amministrativi.
Per partecipare ai ricorsi è necessario presentare la domanda cartacea disponibile all’interno dei form di adesione sul portale ANIEF e, contestualmente, aderire al contenzioso. Si consiglia, inoltre, visti tempi ristretti per lo svolgimento delle prime prove scritte e quelli tecnici per la calendarizzazione della prima camera di consiglio utile per l’eventuale richiesta di misure cautelari, di aderire, fin da subito, senza attendere gli ultimi giorni per poter richiedere l’immissione con riserva alle prove concorsuali.
Rimangono quindi fuori dal concorso pubblico tutti i docenti precari:non abilitati con 36 mesi di servizio, i docenti di ruolo, i giovani laureati, i dottori di ricerca, i diplomati al Magistrale indirizzo Sperimentale Linguistico, gli specializzandi sul Sostegno, gli abilitandi PAS esclusi, laureandi SFP esclusi, i ITP Diplomati esclusi e gli abilitandi AFAM esclusi.
Per queste categorie l’Anief sicuramente farà ricorso in tribunale, perché chi ha i titoli per concorrere non può essere estromesso.
Inoltre l’ANIEF ha preparato un modello cartaceo perché il sistema on line impedisce di inoltrare la richiesta di partecipazione.
L’ANIEF consiglia a tutti gli interessati di mandare il modello cartaceo e successivamente contattare la sede Regionale di ANIEF in via 4 novembre 11 a Matera presso il Patronato Cisal per completare il ricorso.
Ricordiamo che il termine ultimo per partecipare al concorso ed eventualmente aderire al ricorso per l’esclusione è il 30 marzo 2016″.
Altro importante tema de “La buona scuola” riguarda la mobilità dei docenti assunti. Anche in questo caso Nuccio Santochirico lancia un allarme: “Con la buona scuola” i docenti neo-assunti saranno costretti a presentare domanda e potranno trovarsi in un’altra regione o/e provincia con un sistema che prevede la chiamata diretta del Dirigente scolastico, che, unico caso nella Pubblica Amministrazione, potrà scegliere senza rispettare l’ordine di graduatoria i propri docenti con dei rinnovi triennali.
Docenti che in base alle riforma delle classi di concorso potranno trovarsi ad insegnare anche materie di cui non ne hanno i titoli, mentre restano fuori dal concorso giovani laureati che sono pronti ad insegnare dopo aver studiato e in possesso del giusto titolo di studio”.
Su questo argomento è incentrato il seminario di studio sulla legislazione scolastica che si terrà mercoledì 9 marzo 2016 a Matera dalle ore 9,30 presso il liceo scientifico “Dante Alighieri”. Al dibattito parteciperà il presidente nazionale ANIEF Marcello Pacifico che farà tappa a Matera, designata capitale europea della cultura 2019, dopo gli appuntamenti di Torino, Milano, Napoli, Bari.
Non si parlerà soltanto di ricorsi ma si affronteranno tutti i risvolti pratici della nuova riforma scolastica come la definizione dell’organico d’istituto, i nuovi ambiti territoriali e il piano straordinario della mobilità.
Il seminario sarà svolto da ente accredito dal Miur e rilascerà 6 crediti formativi universitari riconoscibili per il proseguo di corsi di studio Accademici o Universitari.
Michele Capolupo
La fotogallery della conferenza stampa di Anief a Matera (foto www.SassiLive.it)