Si è svolta a Roma, il 10 Febbraio, alla presenza del presidente nazionale della Copagri Franco Verrascina, del presidente della Copagri Basilicata Nicola Minichino, del sottosegretario alle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio e del presidente della Commissione Agricoltura della Camera Filippo Gallinella, la presentazione dei risultati del primo triennio di sperimentazione dell’innovativo sistema “FRUCLASS”.
Si tratta di una vera e propria metodologia di rating delle produzioni, la cui sperimentazione è partita nel 2019, anno nel quale la filiera grano duro-semola-pasta ha messo in campo il sistema “FRUCLASS”, ideato dall’Università degli Studi della Tuscia su impulso delle associazioni firmatarie del protocollo d’intesa “Filiera grano duro-pasta di Qualità”, ovvero Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, Assosementi, Cia-Agricoltori Italiani, Compag, Confagricoltura, Copagri, Italmopa e i pastai di Unione Italiana Food.
Tale innovativo sistema, grazie all’elaborazione dei conferimenti di oltre 70 centri di stoccaggio dislocati lungo tutta la Penisola (Emilia-Romagna, Veneto, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Molise, Puglia e Sicilia) e all’analisi dei dati di oltre 410mila tonnellate di grano duro, ha permesso per la prima volta in Italia di avere in tempo reale i risultati delle campagne granarie dell’ultimo triennio, con il fine ultimo di andare a definire un riferimento nazionale con cui distinguere in modo oggettivo le classi di qualità e quotare, di conseguenza, la produzione italiana.
“In un mondo sempre più globalizzato, in cui vi è difformità dei costi di produzione a seconda dell’area geografica di appartenenza o di produzione, appare evidente come l’unica strada per contenere i costi di produzione e dare un valore al prodotto, sia quella di unire le forze attraverso la cooperazione tra aziende e associazioni di categoria e la creazione di filiere”, ha spiegato il presidente della Copagri Franco Verrascina, intervenendo durante la conferenza stampa di presentazione dei risultati del primo triennio di sperimentazione di “FRUCLASS”.
“Mettere insieme i produttori e costruire la ‘filiera’ – ha aggiunto il presidente della Copagri – significa anche raggruppare significative quote di produzione, rafforzando così il peso e il potere contrattuale degli agricoltori; ma significa anche lavorare sulla programmazione dello stoccaggio, potendo così meglio intervenire sulle infrastrutture e sulla lavorazione del prodotto secondo i più moderni criteri costruttivi, in modo da garantire e mantenere l’elevata qualità del grano della Basilicata. Puntare sulla filiera significa, inoltre, intensificare i rapporti con le industrie, affinché le produzioni del territorio possano avvantaggiarsi dell’intero valore aggiunto che fa arrivare il prodotto finito sulla tavola dei consumatori”.
Ancora una volta, è paradossale dover riscontrare come in un contesto di cooperazione e definizione di obiettivi per delineare qualità e prezzo di un bene primario, sia assente la Basilicata e le sue realtà produttive.
È per questo che a Pomarico, il Sindaco Francesco Mancini ed il Consigliere comunale con delega all’agricoltura Francesco Camardo, si impegnano ad iniziare nei prossimi mesi una serie di incontri tra gli esperti del settore e i produttori, affinché possano crearsi le basi per la nascita di tessuti produttivi che possano collocarsi in un contesto di cooperazione e di filiera.
Viste le positive ripercussioni a cascata per tutti gli attori della filiera e per i consumatori, Fruclass non può e non deve essere un sistema lontano dalle realtà agricole e produttive lucane.
Feb 22