Sabato 8 febbraio 2025 alle 10 nel Teatro Stabile di Potenza si terrà il convegno dal titolo “La minaccia cibernetica al settore sanitario”, organizzato dalla Regione Basilicata in collaborazione con l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN).
L’obiettivo dell’incontro è quello di sensibilizzare l’istituzione regionale e in particolare i dirigenti delle strutture sanitarie sul tema della cybersicurezza, fornendo strumenti utili e diffondendo le linee guida operative specifiche per la Sanità redatte dall’ACN.
L’intento del convegno è quello di contribuire a un’ampia campagna nazionale che ha già toccato la Regione Lazio, la Regione Lombardia e la Regione Siciliana e che nei prossimi mesi coinvolgerà altri enti territoriali italiani. La Basilicata è la quarta Regione che ha deciso di aderire a questa importante iniziativa di sensibilizzazione.
All’evento parteciperanno il presidente della Regione, Vito Bardi; il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri e Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, Alfredo Mantovano; il direttore generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, Bruno Frattasi; il vicedirettore generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, Nunzia Ciardi; il sindaco di Potenza, Vincenzo Telesca; l’Assessore alla Salute e politiche della persona e Pnrr della Regione Basilicata, Cosimo Latronico.
La presenza di cariche istituzionali di tale livello è legata al fatto che quello sanitario è un settore particolarmente critico dal punto di vista della sicurezza e della resilienza cyber, sia per i servizi essenziali forniti che per i dati sensibili trattati, con conseguenze potenzialmente molto rischiose in caso di attacco, che possono portare al blocco di sale operatorie, terapie intensive e centri trasfusionali.
La sanità, nel 2024, si è collocata al terzo posto tra i comparti più colpiti, dopo il manifatturiero e la vendita al dettaglio. Nello stesso anno, l’Italia è risultata seconda nell’ambito europeo e quinta a livello globale fra le nazioni colpite da casi di ransomware che hanno coinvolto quasi 51 tra strutture sanitarie, presidi ospedalieri e servizi sul territorio. Gli attacchi ransomware continuano ad essere la minaccia cibernetica più diffusa per il settore, insieme ai tentativi di intrusione tramite credenziali e le compromissioni da malware. A partire da gennaio 2022 si sono verificati mediamente 2,6 eventi cyber malevoli al mese ai danni di strutture sanitarie, dei quali la metà circa ha dato luogo a incidenti. Il quadro che emerge dal settore sanitario si inserisce in quello più generale. In un raffronto tra il 2024 e il 2023, l’ACN ha registrato un aumento di oltre il 40% degli eventi cyber, con un incremento di più del 117% delle vittime e del 90% degli incidenti cyber.
“La Basilicata, come il resto d’Italia – sottolinea il Presidente della Regione, Vito Bardi – deve affrontare questa sfida con determinazione e adottare tutte le misure necessarie per proteggere i dati sanitari e garantire la continuità dei servizi. Il governo regionale è impegnato sul fronte della cybersicurezza con un approccio strategico e investendo in infrastrutture, formazione e innovazione”.
“I dati sanitari sono quanto di più prezioso ci sia per i cittadini che affidano alla Sanità regionale in una particolare condizione di fragilità nella condizione di pazienti in attesa di cure”, dichiara il Bruno Frattasi. “Ed è proprio questa fragilità, che coincide con la riservatezza della loro condizione che vogliamo tutelare, anche attraverso percorsi di formazione del personale medico che deve diventare sempre più consapevole del valore di quei dati”.