La sicurezza sul lavoro dei cantieri edili. Dal ruolo del datore di lavoro e del coordinatore agli impianti elettrici di cantieri e cadute dall’alto, dai sistemi di gestione dell’attività di vigilanza.
E’ il tema di un importante convegno organizzato dall’Associazione Italiana per l’Ambiente e la Sicurezza (Aias) di Basilicata in collaborazione con l’Ente per la Formazione Professionale delle Maestranze Edili ed Affini (EFMEA-Cpt Potenza), Blumatica Software Edilizia e Sicurezza ed in collaborazione con l’Ordine degli Architetti, il Collegio dei Geometri, l’Ordine degli Ingegneri e l’Ordine dei Periti Industriali. Il convegno ha visto la partecipazione diretta di Asp Basilicata con il Direttore Generale Antonello Maraldo che ha relazionato sui dati in edilizia anche per quel che riguarda la competenza dell’Azienda Sanitaria Locale di Potenza in materia di controlli per la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Maraldo, con competenza nel settore avendo ricoperto per svariati anni il ruolo di Direttore Inail a L’Aquila e Teramo, ove è attualmente in aspettativa, ha aperto la sua relazione con i dati dell’impatto dell’edilizia sul Pil nazionale. Analizzati anche i dati relativi all’impatto del settore edile relativamente agli infortuni sul lavoro e alle malattie professionali.
Quanto alla situazione infortunistica, a livello nazionale gli infortuni sul lavoro al 30 aprile 2023 sono stati 40.135 con un aumento del 3,4% dal 2021 ma in linea con i dati del primo biennio 2018-2019. La crescita delle denunce è stata coerente con l’incremento dell’occupazione che nell’ultimo anno di riferimento si è attestata al +3,9% rispetto al 2021.
Il 91% degli infortuni a livello nazionale avviene nella fase lavorativa mente la parte restante si registra in itinere, e proprio in questa fase si è avuto un incremento maggiore nel 2022 con un +5,0%.
Per quanto riguarda la situazione in Basilicata, i dati sono forniti dall’Unità Operativa Complessa di Medicina del lavoro della Asp Basilicata e si riferiscono al triennio 2021-2023. Nella nostra regione il settore delle costruzioni incide fortemente sia per l’economia regionale che per l’occupazione. Dai conti economici territoriali dell’ISTAT relativi al 2010 risultava che il contributo delle costruzioni all’occupazione complessiva fosse pari al 10,7% rispetto ad un valore pari al 7,7% dell’Italia e all’8,6% del Mezzogiorno.
I numeri ad oggi sono di gran lunga superiori grazie sempre al sistema degli incentivi fiscali per la riqualificazione degli edifici che hanno permesso di attuare opere di manutenzione, riparazione e demolizione, di conservazione, risanamento, ristrutturazione, scavi, montaggio, smontaggio di elementi prefabbricati e realizzazione di nuovi edifici e delle opere civili per le nuove infrastrutture.
Il cantiere rappresenta il luogo deputato allo svolgimento di tutte le attività e nella maggior parte dei casi è in esso che si verificano i maggiori infortuni o decessi. I maggiori fattori di rischio sono rappresentati da errori di procedure o uso sbagliato o improprio di una attrezzatura, ma anche dalla presenza di macchine o attrezzature prive di protezioni, inadeguate o manomesse. Altro fattore che incide è la presenza di un ambiente di lavoro pericoloso per la mancanza di luce, spazi, segnalazioni, protezioni, viabilità nonché il rischio legato alla presenza di lavoratori esterni presenti nel cantiere. In tutti i fattori di rischio il Responsabile dei lavori e il Coordinatore della sicurezza rappresentano figure chiave per poter progettare, mettere in atto e supervisionare iniziative di tutela per la salute e sicurezza dei lavoratori.
Gli infortuni più frequenti in campo edilizio con eventi traumatici o mortali per i lavoratori sono per il 50% le cadute dall’alto, il ribaltamento ed incidenti con o da mezzi semoventi.
A maggiore rischio per questi infortuni sono i lavoratori giovani, i lavoratori stranieri, i lavoratori temporanei e stagionali, lavoratori autonomi, lavoratori in cantieri di breve durata e di piccole aziende.
È fondamentale per la prevenzione degli infortuni nei cantieri il ruolo della Asp che con la sua unità di Medicina del Lavoro vigila costantemente su tutti i luoghi di lavoro. Il bilancio dell’ultimo triennio (2021-2023) ha portato a livello provinciale a vigilare su 2.073 cantieri (rispettivamente 654 nel 2023, 713 nel 2022 e 706 nel 2021). 686 prescrizioni (165 nel 2023, 297 nel 2022 e 224 nel 2021), 47 gli illeciti amministrativi riscontrati (di cui 16 nel 2023, 28 nel 2022 e 3 nel 2021), 586 le disposizioni (di cui 199 nel 2023, 209 nel 2022 e 178 nel 2021) riguardanti rispettivamente la mancata adozione di misure di sicurezza sui ponteggi, la presenza di attrezzature prive di dispositivi di sicurezza, l’assenza di formazione (specie in manodopera temporanea e/o di origine straniera), l’assenza di idoneità alla mansione specifica, la mancata o non adeguata valutazione dei rischi.
Gli interventi in edilizia effettuati su segnalazioni pervenute da cittadini, dai lavoratori o dai sindacati sono stati nel triennio 32 (di cui 15 nel 2023, 12 nel 2022 e 5 nel 2021).
Le indagini di polizia giudiziaria per decessi sul lavoro sono state 4 (1 decesso nel 2023 e 3 decessi nel 2021). Il totale delle indagini per infortuni gravi in ambito edile a cui gli ispettori della ASP hanno dovuto prestare la loro opera nel triennio è stato di 36 (7 nel 2021, 17 nel 2022 e 12 nel 2023).
Per il Direttore dell’Uoc Medicina del Lavoro Biagio Schettino, “con la formazione specifica degli addetti ai cantieri il dato sugli infortuni può scendere vertiginosamente. Ci si auspica che per il prossimo triennio ci sia un’ulteriore riduzione anche con la collaborazione dei vari attori in ambito cantieristico”.
Per il Direttore Generale della Asp Basilicata Antonello Maraldo, “il settore edile lucano rappresenta un’area strategica di grande peso economico ed occupazionale ma che, come è evidente dai dati territoriali e da quelli nazionali, necessita di elevati livelli di cautela, di una adeguata organizzazione e di un sistema integrato di prevenzione e sicurezza. L’attività della U.O.C. di Medicina del Lavoro della ASP sia in ambito ispettivo ma soprattutto in ambito comunicativo, collaborativo, preventivo e di promozione della salute, vuole essere di aiuto al raggiungimento del maggior livello possibile di tali standard”. La presenza di Asp al convegno è legata al tema della sicurezza che è connessa alla funzione dei dipartimenti di prevenzione sia sotto l’aspetto preventivo che repressivo. “In particolare in edilizia gli ultimi mesi ci insegnano che va alzata la soglia di attenzione e per questa ragione è necessario partecipare attivamente ad iniziative come questa- ha aggiunto Maraldo, sottolineando anche la condizione personale che lo porta ad avere “un doppio obbligo morale anche in funzione della provenienza Inail , istituto nel quale sono organico ed in aspettativa”.
Lug 19