Da Irsina in occasione di un incontro-approfondimento su “La sicurezza sul lavoro – in ricordo dell’imprenditore Antonio Leone”, con dirigenti Inail, amministratori, esperti e sindacalisti, viene un “bel messaggio da Irsina: la sicurezza parte dalle comunità, le comunità che si fanno soggetti responsabili di un cambiamento epocale, per mettere fine ad una strage incivile”. A sostenerlo è il segretario regionale della Uil Vincenzo Tortorelli che ha partecipato all’incontro.
“Non sono le sole norme, che creano le condizioni per la sicurezza sul lavoro ma – aggiunge – serve, anche e soprattutto, un cambio di mentalità. E allora bisogna partire dalle scuole, dai giovani, per poter approcciare una cultura del lavoro, e bisogna che il Governo e la politica si adoperino per avviare percorsi strutturali sulla sicurezza sul lavoro favorendo gli investimenti per la sicurezza, non gravando sulle aziende né sui lavoratori.
I troppi morti che dall’inizio dell’anno abbiamo registrato in Basilicata – continua Tortorelli – sono indice che bisogna fare molto di più, non abbiamo fatto abbastanza. . Serve un piano nazionale con specifici riferimenti territoriali per aggiornare i Protocolli sulla sicurezza sottoscritti lo scorso anno con il Governo, anche introducendo due capitoli riferiti ai lavoratori fragili e alla formazione.
Come UIL abbiamo quest’anno promosso la campagna “zero morti sul lavoro”, un insieme di iniziative attraverso le quali puntiamo a far avanzare l’obiettivo di arrivare a zero morti sul lavoro. Possiamo raggiungerlo se creiamo le condizioni attraverso un’alleanza forte tra sindacati, istituzioni, sindaci, Inail, Inps, Asp, Ispettorato del Lavoro per costruire il cambiamento che non può che fondarsi sulla sicurezza e sul lavoro dignitos
o. Bisogna investire in un lavoro di qualità, non si può più assistere alla precarizzazione del lavoro”-
Nel sottolineare che “il lavoro manca, vero dramma, tanti giovani accettano anche lavori rischiosi pur di lavorare” Tortorelli ha annunciato che “il 10 novembre prossimo in Piazza Prefettura a Potenza farà tappa il Tour UIL, un’iniziativa con al centro la sicurezza sul lavoro. Tra gli ospiti abbiamo voluto invitare la moglie di Carmine Picerni, operaio morto alla Ponteggi Dalmine, che ha accettato di dare una testimonianza del suo dramma: una donna giovane, rimasta sola, con due bambini piccoli da crescere. Dobbiamo batterci, insieme, affinché ciò non accada mai più, come UIL assumiamo la responsabilità di questa battaglia.