La scelta degli organizzatori di cambiare location passando da via Ridola a piazza San Giovanni ha sortito gli effetti sperati e per il MAT, il Mercato Agricolo della Terra, il bilancio della seconda edizione è certamente positivo. Per tre giorni, da venerdì pomeriggio a domenica sera, una delle piazze più suggestive del centro storico materano ha accolto gli stand di produttori agricoli lucani e dell’area murgiana della vicina Puglia grazie all’evento promoso da SlowFood Matera in collaborazione con il Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata e CNA e con il patrocinio del Comune di Matera, del Consorzio del Pane di Matera e dell’Associazione Maria SS. della Bruna. Il protagonista del MAT è il cibo buono, pulito e giusto e per promuoverlo in questa seconda edizione è stata sottolinata la tradizione della cerealicoltura meridionale con il carro del grano portando produttori di cereali antichi riscoperti e biologici: Cappelli, Farro, Carosella, Saragolla sotto forma di farina, pasta, pane, biscotti, taralli.
Per tre giornate sono stati offerti ai visitatori laboratori del Gusto, dimostrazioni per adulti e bambini, degustazioni di vini lucani e dei migliori oli d’Italia, visite guidate ai frantoi ipogei e sono state raccontate storie di uomini e donne che hanno dedicato una vita al cibo: casari, agricoltori, allevatori, macellai, mugnai, fornai. Grande attenzione è stata rivolta ai giovani contadini, una nuova generazione che ha deciso consapevolmente di continuare nel solco lasciato dai genitori rispettando la terra e il cibo quali valori della nostra cultura da tutelare e valorizzare. E’ stato Rino Locantore nei panni del banditore, “u scettabbann” in dialetto materano” a promuovere l’evento nella giornata inaugurale per le principali strade del centro cittadino mentre per chiudere nel migliore dei modi la seconda edizione del MAT sono stati invitati a Matera i ragazzi del pizzicantò, la “torre umana” di Irsina, terra ricca di cereali e che vive ancora dei prodotti agricoli lucani. Guidati dal presidente dell’associzione Torre Umane Leonardo Zienna, il gruppo di giovani irsinesi ha eseguito non solo il tradizionale rito del pizzicantò ma anche il Pilar, il rito religioso praticato nella regione spagnola della Catalogna. E sempre nel pomeriggio di domenica le “signore della pasta” hanno mostrato al pubblico come si fa a produrre con le proprie mani diversi formati di pasta, adottando diverse farine.
Materani e turisti si sono fatti ingolosire dai prodotti della terra a chilometro zero che sono arrivati nella città dei Sassi grazie a SlowFood. E l’appuntamento si è rivelato un buon test anche per i produttori in vista dell’appuntamento previsto al salone del gusto-terra madre che si terrà a Torino nel prossimo settembre e che vedrà protagonista anche la Basilicata.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’ulitma giornata del MAT con lo spettacolo di Pizzicantò (foto www.SassiLive.it)