“Avviare un’azione coordinata a livello nazionale per affermare il ruolo primario del sistema pubblico dell’istruzione universitaria e della ricerca nella crescita di un Paese moderno”. E’ quanto auspica un ordine del giorno approvato nella serata di venerdì 18 marzo dall’Assemblea plenaria della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, che si è riunita a Matera. I Consigli regionali saranno impegnati “a promuovere iniziative volte ad approfondire lo stato del sistema universitario presente sul proprio territorio regionale”.
“Contrariamente a quanto è avvenuto in altri Paesi europei – spiega Piero Lacorazza, presidente del Consiglio regionale della Basilicata che ospita questa sessione della Conferenza in un hotel del centro storico della città dei Sassi – in Italia c’è stata una contrazione dei finanziamenti pubblici per l’università e la ricerca. Le Regioni possono concorrere alla valorizzazione della ricerca ed al trasferimento delle conoscenze possedute dagli atenei verso il sistema economico, adottando politiche che tengano dunque conto dell’offerta di conoscenza e tecnologia e tramutandola in programmi di sviluppo, favorendo lo scambio tra l’università e i sistemi regionali”.
Lacorazza ha donato agli altri presidenti delle Assemblee legislative regionali una copia del rapporto 2015 curato da Gianfranco Viesti per la Fondazione RES, dal titolo “Nuovi divari. Un’indagine sulle università del Nord e del Sud”, che ricostruisce in maniera puntuale lo stato del sistema universitario italiano. “E’ importante tenere alta l’attenzione generale sul tema dell’università”, aggiunge il presidente dell’Assemblea lucana ricordando che alla situazione degli atenei italiani e della ricerca sarà dedicata la puntata della trasmissione “Presa diretta” in programma domenica sera su Raitre e che lunedì si riunirà la Conferenza dei rettori delle università italiane.
“Utilizzare i fondi comunitari per pochi e qualificati obiettivi, fra i quali assumono prioritaria importanza proprio gli investimenti per lo sviluppo degli atenei e per alimentare la ricerca scientifica e tecnologica di qualità – aggiunge ancora Lacorazza -, è un obiettivo fondamentale. In Basilicata il sistema dell’università e della ricerca può e deve essere rafforzato, puntando sulle ‘specializzazioni intelligenti’ che sono alla base del programma 2014/2020 per l’utilizzo dei fondi comunitari. I testi di Mauro Fiorentino, già rettore della Università della Basilicata, sul sistema di finanziamento degli atenei e di Adriano Giannola, presidente della Svimez, contribuiscono a riportare alla luce i termini reali di un problema che non può rimanere confinato nelle discussioni specialistiche, ma deve tornare al centro di una politica nuova per il Sud e per l’Italia”.