Lamiranda (Terre Aristeo): “Un piano Marshall per un ripopolamento dei nostri paesi e territori rurali”. Di seguito la nota inviata da Saverio Lamiranda (ad Terre di Aristeo).
C’è un legame stretto tra il turismo lento, il turismo esperenziale, i piccoli paesi-borghi presi di assalto per le sagre e le feste patronali, il turismo della devozione popolare – che caratterizzano l’estate lucana – e il documento della Consulta Regionale Aggregazioni Laicali, il cui titolo “Segni di Speranza – Costruttori di Futuro” rappresenta un’altra risposta ai bisogni che esprimono le Comunità Lucane, specialmente quelle delle nuove generazioni.
Condividiamo, in particolare, la necessità di stare e fare “insieme” per costruire il futuro per il quale è indispensabile sconfiggere la “rassegnazione” che si percepisce nell’esistenza delle residue e resilienti Comunità ancora residenti e che ritrovano forza da sagre e feste patronali per la ritrovata identità di comunità.
Ed è quello che intendiamo fare nel prosieguo della stagione estiva con incontri territoriali che abbiamo chiamato “Insieme per un nuovo futuro”.
In particolare, sosteniamo l’esigenza, non più rinviabile, di un “patto sociale”, nel presupposto che coinvolga tutte le espressioni della Società Regionale ed a condizione che non sia un'”occasione straordinaria e di breve periodo”. Il tempo di “recupero” dall’attuale condizione sarà necessariamente non breve: di questo tutti dobbiamo avere piena consapevolezza come quella, altrettanto importante, per prendere atto che la nostra Regione non è più una “locomotiva”, ma è diventata una “littorina”. Se tale dimensione dovesse permanere nel tempo futuro non ci sarebbe speranza per quei giovani che, già da ora, “studiano per scappare”!
Ad integrazione di quanto i tavoli hanno già espresso e riportato nel “documento di sintesi del percorso sinodale di ascolto…..” crediamo possa essere utile considerare la necessità di individuare e sostenere soluzioni strategiche e straordinarie, anche nel tempo, di rilevanti dimensioni. Quasi “un piano Marshall” per la Basilicata destinato a creare le condizioni necessarie per un “ripopolamento” dei nostri Paesi e Territori Rurali anche se con modalità temporanee, ma comunque sufficienti ad assicurare una presenza di persone per almeno 8 mesi l’anno, quale condizione indispensabile per la ripresa compatibile con le esigenze di relazioni e vita quotidiana, sia dal punto di vista sociale sia economica e produttiva.
Terre di Aristeo con il Progetto Pilota per la rigenerazione urbana e il ripopolamento dei paesi e borghi lucani ci sta lavorando da tempo e dopo aver promosso il Tavolo di concertazione sociale con le Associazioni di categorie intende avviare un dialogo e confronto anche con la Consulta Regionale Aggregazioni Laicali e la Conferenza Episcopale. Riteniamo che nell’attuale scenario di desertificazione di “cervelli” e di attività economico-produttive un ruolo indispensabile ed essenziale potrebbe essere svolto dalla Chiesa attraverso le proprie diverse articolazioni territoriali, particolarmente dedicato all’attività di animazione e formazione, specialmente delle nuove generazioni.
Il “Turismo di Comunità”, nelle sue diverse accezioni, da quella religiosa a quella culturale, enogastronomica, del silenzio, ed altre potrebbe costituire una diversa, concreta ed efficace risposta per contribuire alla ricostituzione sociale, civile ed economica delle nostre Comunità.
Siamo convinti che la rimozione della causa principale dello spopolamento consentirà di riattivare i sistemi di convivenza necessari per un “progresso partecipato” capace di far riconsiderare la permanenza in Basilicata come condizione possibile per far essere e sentire anche i Lucani “cittadini del mondo”.
Questo obiettivo è concretamente realizzabile se “insieme”, la Componente Pubblica e quella Privata alle diverse, concomitanti e concomitanti responsabilità regionali, nazionali e comunitarie realizzino un “patto di azione” idoneo, condiviso e partecipato da entrambe secondo chiare regole di comportamento per il perseguimento del “comune obiettivo”. Per questo sarà necessaria un’azione molto intensa di animazione socio-economica, una formazione per tutti e la promozione di una cultura d’impresa locale, indispensabile per valorizzare la nostra identità ed evitare che il territorio Lucano continui ad essere terreno di conquista, destinatario solo di “stabilimenti” di altre imprese…….. non sempre interessate anche allo sviluppo delle nostre Comunità.
Un progetto turistico di interesse nazionale, attraverso strumenti operativi istituiti dal Governo nazionale, a garanzia degli interessi delle Istituzione ed Economie locali, sarebbe in grado di contribuire al raggiungimento degli obiettivi sinteticamente rappresentati: una proposta, il Distretto di Turismo Rurale Le Terre di Aristeo l’ha già presentata e che vorremmo discutere anche con Consulta e Conferenza dei vescovi in una delle nostre prossime iniziative pubbliche di questa estate.