Lamiranda (Terre di Aristeo): “Per le festività natalizie non ci può bastare il turismo di ritorno”. Di seguito la nota inviata da Saverio Lamiranda, ad Distretto Turistico Terre di Aristeo.
Queste feste natalizie con la crescente tendenza a fare turismo per raggiungere le famiglie d’origine sono un’ennesima dichiarazione d’amore dei lucani (in generale italiani) per i piccoli borghi. E’ il classico esempio di quel turismo di ritorno di cui si è parlato di recente a Matera con l’evento borsistico internazionale e che non si può esaurire con iniziative positive ma estemporanee che tra l’altro non tengano conto dei variegati e differenti target di “turisti di ritorno”.
Per questa ragione condivido il commento del ministro del turismo Daniela Santanchè perché In ogni caso tutto questo non ci basta. “Non dobbiamo certo riposare sugli allori. Dobbiamo ricordarci che – dice Santachè – è solo una ripartenza dopo anni difficili. C’è ancora un margine da recuperare rispetto al periodo pre-pandemico per raggiungere risultati anche migliori del 2019 e, soprattutto, renderli strutturali”. Il settore va sostenuto con risorse e investimenti e il Ministero del Turismo è impegnato al massimo in questa direzione.
Proprio di investimenti abbiamo ascoltato, qualche giorno fa, in occasione dell’incontro sul Pnrr. La Missione 1 (digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo) prevede circa 28 milioni di finanziamenti per attrazione borghi (linea A, 20 milioni; linea B, 5,5 milioni) a cui aggiungere 2,8 milioni (linea B imprese private). Senza entrare nel merito, in attesa che il tavolo di concertazione sociale sia effettivamente attivato mettendo in condizione non solo i Comuni ma i privati consorziati e singoli di pronunciarsi su qualità ed efficacia di ogni singolo progetto, ci preme evidenziare che i borghi non possono essere più accoglienti ed ospitali solo durante le feste natalizie e d’estate. È indispensabile che la politica passi dalle parole ai fatti, rendendo effettivo il coinvolgimento delle componenti private istituzionalmente organizzate, come il Distretto Aristeo, nella determinazione e realizzazione di strategie idonee alla promozione di una nuova cultura d’impresa in grado di stimolare l’interesse e l’intraprendenza delle nuove generazioni. Per riuscire nell’obiettivo è indispensabile un impegno straordinario ed una disponibilità finanziaria pubblica significativamente efficace, nonché l’attivazione di sinergie, integrazioni e coordinamento tra Amministrazioni Pubbliche Nazionali, Comunitarie e Privato organizzato, così come previsto dalle Leggi, regolamenti e provvedimenti vigenti e, specificatamente, dalla Legge 106/2014, dal Decreto Mise 09/12/2014 Art. 9bis, dal PNRR, dalla Coesione e degli altri eventuali Ministeri competenti. L’attuazione del Progetto Pilota che proponiamo, oltre a garantire efficacia e tempi certi per la sua realizzazione, costituirebbe anche il primo “modello” applicativo della “programmazione territoriale integrata pubblica/privata” per determinare soluzioni strutturali idonee a sostenere il progresso delle Comunità e dei territori coinvolti.