I tecnici dell’Ufficio fitosanitario regionale eseguiranno una serie di lanci di coppie di Torymus sinensis Kamijo, l’insetto antagonista naturale del cinipide. I lanci, in tutto 26, saranno effettuati domattina 11 maggio alle ore 10, a partire dall’agro di Sasso di Castalda in contrada Castagneta, dove sarà presente anche l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali Luca Braia e proseguiranno per la Val D’Agri in altre aree castanicole degli agri di Chiaromonte, Marsico Nuovo, Tramutola, Moliterno, Brienza. In seguito si procederà nelle altre zone castanicole del Pollino e in particolare negli agri di Rotonda, S. Costantino Albanese, S. Severino Lucano, Terranova del Pollino. Nei giorni scorsi la diffusione di 24 coppie del Torymus sinensis è avvenuta nel Vulture Melfese e negli agri di Castelgrande, Tolve e Tito. Ogni lancio di Torymus sinensis è costituito da 10 provette (13 femmine più 7 maschi) per un totale di 200 individui.
La presenza del cinipide galligeno del castagno in Basilicata è significativa pur essendo, al momento, sotto controllo. Il Dipartimento regionale politiche agricole ha avviato la lotta biologica nel 2012 di concerto con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, l’Università di Basilicata, l’Alsia e concordandola con le associazioni di castanicoltori dei comuni nei cui territori è stata rilevata la presenza del cinipide.
“Si tratta di un’operazione incisiva contro il fitofago – fa presente l’assessore regionale Luca Braia che domani sarà presente alle operazioni di rilascio a Sasso di Castalda – dal momento l’esecuzione di tali lanci rappresenta una concreta azione volta al contenimento della diffusione del fitofago in Basilicata. Tra le varie iniziative messe in campo dalla Regione nella lotta biologica abbiamo realizzato un centro di moltiplicazione del Torymus sinensis grazie ad un impegno congiunto tra Dipartimento regionale Agricoltura, Dipartimento di Biologia dell’Università di Basilicata e l’Agenzia lucana di sviluppo e innovazione in agricoltura. E proprio attraverso l’azione congiunta delle istituzioni, mettendo in campo la professionalità dei nostri tecnici e dei ricercatori dell’Università, abbiamo ottenuto i primi esemplari sperimentali di Torymus rilasciati nelle scorse settimane nei castagneti. Una ulteriore dimostrazione dell’eccellente livello di innovazione tecnologica che la Basilicata possiede in questo settore, che va ulteriormente seguita e potenziata e che potrebbe rappresentare un modello anche per le altre regioni. La lotta biologica contro il cinipide del Castagno è ancora più strategica in previsione delle azioni che nel prossimo futuro dovranno essere messe in campo per rendere produttive le aree destinate all’attivazione della filiera del castagno”.