Giovedi 28 ottobre 2021 alle ore 17 nella sede del museo contadino di Taverna Foj a Ruoti è in programma l’incontro promosso dall’Alsia sul tema “L’asprinio: la vitivinicoltura e Michele Carlucci tra storia, innovazione e tradizione”
“Si tratta di un evento organizzato nell’ambito del progetto “Promozione e valorizzazione della cultura e dei territori di Ruoti: la vite – il vino – l’uomo” – ha spiegato Aniello Crescenzi, direttore dell’ALSIA, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura – a seguito di un protocollo d’intesa firmato nel 2019 tra il Comune di Ruoti, l’Associazione Culturale – Recupero Tradizioni Ruotesi, l’Istituto Superiore Istruzione Secondaria “De Sanctis–D’Agostino” di Avellino, e l’ALSIA, e finalizzato alla valorizzazione della vitivinicoltura delle aree interne”.
“La prima parte dell’incontro – ha aggiunto Crescenzi – sarà dedicata a ricordi ed approfondimenti sulla figura di Michele Carlucci, uno dei più grandi maestri dell’enologia moderna originario appunto di Ruoti, ed i suoi impegni nel campo vitivinicolo. La seconda parte, invece, sarà orientata alle conoscenze acquisite sui vitigni lucani, individuati attraverso le ricerche e le analisi prodotte da Angelo Caputo del CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) di Turi (BA) e impiantati presso il campo collaudo dell’Azienda Agricola Sperimentale Dimostrativa dell’ALSIA “Bosco Galdo”, a Villa D’Agri di Marsicovetere (PZ). Inoltre, sarà illustrata l’attività volta presso i laboratori ALSIA del Centro Ricerche Metapontum Agrobios, sulla selezione di cloni tolleranti all’oidio con i nuovi metodi di genome editing per colture più sostenibili sia dal punto di vista economico che ambientale”.
“Parte da lontano – ha ricordato Crescenzi – l’attenzione della Basilicata agli antichi vitigni autoctoni lucani: dal 2008, con il progetto Basivin Sud, finanziato dalla Regione e con il contributo del Comune di Viggiano, nell’ambito del quale l’ALSIA sottoscrisse con il CRA, oggi CREA, un rapporto di collaborazione per il recupero e la valorizzazione delle principali varietà locali di vite presenti nei comprensori della Val d’Agri, del Medio Sinni-Pollino, del Materano e del Vulture. La conservazione in situ si concretizzò nell’Azienda “Bosco Galdo” dell’ALSIA, dove fu realizzato un vigneto-catalogo di biotipi di vite. E poi dal 2016, con il progetto Pro Basivin, finanziato dall’ALSIA, sempre in collaborazione con il CREA di Turi, che permette di utilizzare ai fini produttivi una parte dei cloni autoctoni recuperati, passando per l’iscrizione al Registro Nazionale delle Varietà di Vino (RNVV) e la Classificazione Regionale”.
“Negli ultimi anni – ha detto ancora il direttore Crescenzi – dopo averne verificando l’originalità genetica, è stato recuperato e moltiplicato anche l’Asprinio di Ruoti, con la concreta possibilità di giungere all’importante risultato dell’iscrizione del vitigno Ruotese nel Registro nazionale delle varietà delle viti da vino, se nei prossimi mesi si provvederà a completare, con l’impegno di tutti i partner, il dossier da presentare a corredo dell’iscrizione. Le attese del mondo vitivinicolo regionale sul recupero dei vitigni sono molte – ha concluso Crescenzi – sapendo che le ricadute economiche e culturali legate al concetto di “terroir”, con l’aggiunta di valori come “tipicità” e “unicità”, sono fondamentali per riappropriarsi e rafforzare l’identità della Basilicata”.
Programma dell’incontro:
Apertura lavori: Anna Maria Scalise, Sindaco di Ruoti
Introduce e modera: Aniello Crescenzi, Direttore dell’ALSIA Basilicata
Interventi programmati
Maria Troiano, Recupero tradizioni Ruotesi – Archivio storico Carlucci
Anna Pilogallo, Polo Bibliotecario Nazionale della Basilicata – Fondo Carlucci
Ettore Bove, Un ricordo personale di Michele Carlucci
Michele Miglionico, Presidente Gruppo di Azione Locali “PerCorsi”
Pietro Caterini, Dirigente Scolastico Istituto Superiore Istruzione Secondaria “De Sanctis-D’Agostino” di Avellino
Relazione tecniche
Enologo Francesco Pisani, ALSIA Area Programmazione e Sviluppo – I vitigni Autoctoni: una identità ritrovata per uno sviluppo sostenibile locale.
Caterina D’Ambrosio, ALSIA Area Ricerca e Servizi Avanzati – Tecnologie per l’Evoluzione Assistita applicate al miglioramento genetico dei vitigni Aglianico e Primitivo.
Dibattito
Chiusura Lavori: Francesco Fanelli, Vice Presidente Giunta Regionale