“Nel giorno di Ferragosto, attorno alle ore 12,un pulmino con a bordo sette immigrati algerini, si è scontrato con una macchina nei pressi di Tramutola. Un algerino morto, altri feriti in una giornata dedicata alla pausa decretata molti secoli fa da Augusto. Nulla a che fare con gli incidenti recenti accaduti in Puglia. Resta da ricordare che ogni anno lavorano in Basilicata circa 44mila migranti di fronte a 24mila residenti stranieri, la maggioranza impegnata in agricoltura. Solo il Val Dagri ci sono circa 800 indiani Sik, che da tempo lavorano nel settore zootenico. Una filiera che va controllata, per questo il Ministero del lavoro monitora.
Siamo certi che l’Ispettorato del lavoro saprà tutelare chi ha perso la vita ed i feriti e provvedere ai risarcimenti in questo momento dove la vita non vale molto rispesto alla colossale attività delle multinazionale e delle catene della distribuzione. Meno retribuzione per chi coltiva, lavora, più sconti e profitti per chi vende. E’possibile fare diversamente:no allo sfruttamento, diritti anche per salvare le vite e boicottare chi vende prodotti gestiti dai caporali.