La Coordinatrice regionale USB Basilicata, Rosalba Guglielmi, ha inviato una lettera alla Medicina del lavoro e Sicurezza degli ambienti di Lavoro, alla Vice Presidente Franconi e all’Assessore Braia della Regione Basilicata e all’amministratore Unico del Consorzio di Bonifica della Basilicata per denunciare il caso di un operaio al lavoro in un cantiere forestale di Ripacandida punto da uno sciame di vespe, il cui morso gli ha provocato,oltre a gonfiore agli occhi e alle mani, una forte reazione allergica, per sottolinare l’assenza di dispositivi di sicurezza per i lavoratori. Di seguito la nota integrale.
Lo scorso 25 Ottobre sul cantiere forestale di Ripacandida un lavoratore è stato punto da uno sciame di vespe il cui morso gli ha provocato ,oltre a gonfiore agli occhi e alle mani, una forte reazione allergica. Sul cantiere non vi era alcuna cassetta di pronto soccorso fornita di antistaminici e cortisone, farmaci che per il tipo di lavorazione e i luoghi di lavoro interessati, fiumare, boschi, spazi all’aperto, non potevano sicuramente mancare. Il lavoratore indossava dei guanti ma che si era portato da casa visto che da giugno, data in cui è iniziato il piano di forestazione regionale affidato da quest’anno interamente al Consorzio di Bonifica Basilicata, i lavoratori non sono stati ancora forniti dei dispositivi di sicurezza previsti. In cosa consistano e quali siano i rischi lavorativi cui si va incontro quotidianamente e come comportarsi nelle situazioni di pericolo dovrebbero essere il tema della formazione dovuta in tema di sicurezza sui posti di lavoro e regolarmente finanziata. Se e come sia stata fatta è quanto vorremmo conoscere. Così come ci aspettiamo di sapere in che modo viene applicato il contratto nazionale Idraulico Forestale e anche quello integrativo regionale in merito alla sicurezza sui posti di lavoro visto che a cominciare dalla cassetta di pronto soccorso prevista per contratto in ogni cantiere, non c’era traccia.
Stiamo parlando della sicurezza di una platea di alcune migliaia di persone, lavoratori stagionali a tempo determinato, spesso fatti passare per parassiti foraggiati da un’assistenza travestita e che si dovrebbero quindi accontentare del salario assicurato per alcuni mesi all’anno senza sollevare problemi sulla sicurezza, la correntezza dei pagamenti, la perdita delle giornate di lavoro a causa delle intemperie, la tempestività dell’avvio degli stessi cantieri per poter lavorare con un clima migliore e soprattutto in momenti più utili per l’efficacia dell’intervento.
Come USB Basilicata denunciamo quanto accaduto e chiediamo l’immediato intervento degli organi competenti, non tacendo che davanti al video di denuncia ricevuto dal lavoratore interessato, come prima reazione lo abbiamo inviato al responsabile della forestazione del Consorzio, in maniera informale, aspettandoci una reazione o almeno una presa di contatto con il lavoratore o con il sindacato. Questo non è avvenuto. Non sappiamo quali iniziative siano state prese in questa settimana sulla questione sicurezza da parte del Consorzio, se vi è stata, come temiamo, inerzia assoluta ,riteniamo che tale situazione debba essere tenuta nel debito conto.