Giovanni Lo Ponte, il segretario generale Filt Cgil Matera in un nota sottolinea le difficoltà dei dipendenti del trasporto pubblico locale in Basilicata, in particolare dei dipendenti delle aziende Nolè, Liscio e Chiruzzi, consorziate Co.TR.A.B., che al momento non hanno ancora corrisposto le retribuzioni di marzo, aprile e maggio 2017. Di seguito la nota integrale.
La situazione già critica del trasporto pubblico locale di Basilicata sta diventando vera emergenza per alcuni lavoratori dipendenti di aziende del materano, che vantano ormai diverse mensilità di retribuzione.
Si tratta delle autolinee Nolè, Liscio e Chiruzzi, consorziate Co.TR.A.B., che al momento non hanno ancora corrisposto le retribuzioni di marzo, aprile e maggio.
Una situazione che pone i lavoratori e le loro famiglie di fronte alla disperazione ed a uno stato di prostrazione ed indebitamento verso le banche, richieste di anticipazioni al fondo di previdenza complementare, per alcuni addirittura a forme sleali di prestito.
I passi in avanti prodotti dai numerosi scioperi proclamati dalle segreterie regionali di FILT FIT e Yiltrasporti sono stati vanificati dalla lentezza delle operazioni amministrative e bancarie, tanto che comunque ancora oggi, per queste aziende materane, gli stipendi arretrati non sono stati smaltiti, al contrario di quanto accaduto nel resto del COTRAB.
Per questo, la FILT CGIL di Matera ha avviato procedure di raffreddamento contro le aziende ancora inadempienti, per tentare di risolvere la situazione e scongiurare altre azioni di sciopero, e contemporaneamente ha richiesto L intervento della Direzione Territoriale del Lavoro a garanzia del credito dei lavoratori.
È evidente il fallimento di un sistema basato sulla gestione di molteplici soggetti, che hanno solo la forma di un consorzio unico, perché di fatto sia i trattamenti contrattuali che i pagamenti sono diversificati.
A questo, poi, si sono aggiunti i tagli del Fondo Nazionale del trasporto e la riduzione della disponibilità di fondi regionali ordinari per determinare la crisi profonda nella quale versa da più mesi il settore.
L’emergenza per alcune imprese, si è tradotta addirittura in mancanza di sicurezza di esercizio, che non è sfuggita agli organi di controllo e che è stata anticipata da alcuni lavoratori addetti alla sicurezza, in una trasmissione televisiva locale, alla quale ha partecipato anche la stessa impresa. Nella medesima trasmissione, altri lavoratori denunciavano che i fornitori di carburante non facevano più credito all’impresa, per cui erano costretti ad anticipare soldi di tasca loro per poter svolgere i servizi, perché in assenza ci sarebbe stato il blocco delle corse.
La FILT proseguirà, con la determinazione e la coerenza sempre dimostrata, nella difesa dei lavoratori e per rivendicare un sistema di trasporto pubblico, libero dai monopoli, sempre più efficiente per gli utenti e rispettoso dei diritti di chi ci lavora.
Giovanni Lo Ponte, il segretario generale Filt Cgil Matera
Trasporti, Giordano (Ugl): “Sistema sofferente”.
“Oramai si fa’ finta di non capire sulla grave situazione del trasporto pubblico locale in Basilicata senza che minimamente la problematica si affrontata trovando gli adeguati rimedi. Come Ugl continueremo a denunciare una situazione di grave, pericolosa, esplosiva crisi con il mancato rimborso ritardato di ormai un anno nei pagamenti delle spettanze alle aziende il quale tutto si ripercuote sicuramente in un duplice impatto negativo: oltre a mettere a rischio la stabilità finanziaria delle aziende ne limitano la competitività nel settore del TPL come degli altri mercati bloccandone progettualità, pianificazione e sviluppo con grave danno per l’economia regionale già fortemente recessiva. E’ un problema ben conosciuto e noto alla politica regionale che passa da un convegno all’altro sullo sviluppo del Mezzogiorno per poi contribuire negativamente, incapace e insolente, nel risolvere il problema”.
Lo sostiene il segretario provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano per il quale, “ da domenica scorsa 11 giugno, da quando ho avvertito gli Agenti della Polizia stradale di Policoro sull’inefficienza di un mezzo pubblico, nulla è cambiato. Tolto il sanzionamento all’azienda per l’inadeguatezza del mezzo e il danno lavorativo agli operai che dovevano raggiungere l’Fca di Melfi, il nostro auspicio era che dall’episodio ciascuno per le sue competenze potesse guardare con attenzione ed impegno al settore del trasporto pubblico locale in Basilicata per assicurare certezze alle imprese concessionarie, condizioni di salvaguardia e diritti ai lavoratori, servizi con standard di qualità agli utenti, cose che fino ad oggi continuano a mancare. I ritardi nel pagamento degli stipendi dei lavoratori, determinati dal mancato pagamento delle spettanze alle aziende, stanno mettendo a dura prova gli addetti del settore, aziende, dipendenti e utenti, dove la serenità per tutti viene meno e il rendimento sul lavoro ne risente. Non ne risentono – aggiunge Giordano – i proclami propagandistici dei politici dove da tempo, precisamente dal 2010, invece, si parla di una somma destinata che la Regione Basilicata ad ogni occasione dice di voler concedere come contributi per l’acquisto di nuovi mezzi alle aziende del settore: somma che potrebbe aggirarsi intorno ai 10 milioni di euro per l’intero comparto, ma finora queste somme non si sono viste. Come Ugl, avvertiamo le Prefetture di Potenza e Matera che ciò potrebbe essere causa per legittimo e giustificato blocco delle attività legate al trasporto pubblico urbano ed extra urbano in Basilicata per la mancata corresponsione alle imprese esercenti delle spettanze per i servizi trasportici assicurati, oltre che una serie di altre inadempienze che si riflettono negativamente sulla organizzazione e gestione dei servizi del trasporto nella intera regione. Siamo stufi e stanchi di sentire proclami. Il nostro augurio è che – conclude Giordano –si risolva ad oras il problema economico, sintomatico di una sofferenza del settore che sconta diversi problemi imputabili esclusivamente agli Enti competenti”.