Donato Auria, rappresentante del CUB ha inviato una lettera all’assessore regionale alle attività produttive Francesco Cupparo, al sindaco di Ferrandina, Carmine Lisanti e al Prefetto di Matera, Cristina Favilli per chiedere che i lavoratori e le lavoratrici ex Rmi e Tis possano svolgere 5 ore di lavoro anzichè 4, come previsto dal bando regionale.
Di seguito la nota integrale.
La scrivente Organizzazione sindacale CUB (Confederazione Unitaria di Base) di Basilicata, premesso che è stata più volte sollecitata dalle lavoratrici e dai lavoratori ex Tis e Rmi che lavorano nel Comune di Ferrandina ad intervenire affinché venga rispettato quanto sancito nel Bando della Regione Basilicata che stabilisce all’ Art. 6 “Indennità di Partecipazione” al comma 7: “Il numero di ore mensili dovrà essere espletato, di norma sulla base dei progetti candidati da soggetti ospitanti, attraverso giornate lavorative tipo di almeno 5 ore consecutive e per un numero di giornate pari a quanto indicato nello schema di cui al comma 3 del presente articolo. I progetti di Pubblica Utilità potranno prevedere giornate di durata maggiore, nei limiti degli orari previsti per legge per il tipo di attività da svolgere e nel limite delle ore mensili di cui allo schema sopra indicato. In tal caso il numero di giornate mensili sarà riproporzionato sulla base delle ore giornaliere previste dal progetto.”;
che la richiesta ad intervenire è stata più volte sollecitata dai lavoratori poiché nel Comune di Ferrandina viene chiesto agli stessi lavoratori di lavorare per solo 4 ore al giorno e non per 5 ore di lavoro come previsto;
che togliendo i giorni ricadenti di sabato e di domenica nei quali non si lavora, gli eventuali giorni festivi nazionali, molte volte si ha difficoltà ad espletare tutte le 80 ore mensili lavorando solo 4 ore al giorno e non 5 ore come previsto dal bando originario (allega copia);
che a partire dal mese di novembre 2024 le ore di lavoro da svolgere sono aumentate a 80 ore mensili, non svolgendo quindi le 5 ore al giorno di lavoro previste ma solo 4 ore, il rischio è quello di perdere l’intero sussidio, in questo modo si crea solo nervosismo, problemi ai lavoratori e il tutto incide anche negativamente nella sfera familiare;
che fa presente altresì che le lavoratrici e i lavoratori non hanno diritto a giorni di permesso individuali e a ferie, invita le Autorità in indirizzo, ognuno per le proprie responsabilità ad intervenire affinché le lavoratrici e i lavoratori ex Tis e Rmi che lavorano nel Comune di Ferrandina abbiano gli stessi diritti degli altri lavoratori di altri paesi e che svolgano 5 ore di lavoro al giorno e non 4 come viene attualmente loro richiesto.