“Il lavoro come valore da tutelare, mentre in troppi casi parlare di lavoratori stagionali per le strutture materane significa parlare di una piaga sociale”. Lo afferma il Segretario Provinciale Ugl Matera, Pino Giordano.
“I lavoratori del turismo, su Matera Città e della nostra fascia costiera balneare Ionica-Metapontina sono una piaga sociale che deve far riflettere. Come ogni stagione, si va in cerca di personale che sia disponibile a lavorare giorni feriali, domenicali e festivi sotto il sole e chissà per quante ore con una retribuzione mensile non garantita tutti i giorni ma, soprattutto, bassa come salario, tanto da dover lavorare anche 10-12 ore al giorno per portarsi a fine mese uno stipendio di sopravvivenza. Da alcuni anni, in hotel e ristoranti mancano lavoratori per l’estate e si è in affanno: non si trovano. Ci siamo. Anzi, ci risiamo. Ecco, l’estate si avvicina, il materano comincia a preparare la stagione e si ripresenta il problema dei problemi degli ultimi anni: mancano i lavoratori stagionali. Dai bagnini ai camerieri, dai cuochi ai lavapiatti, a tutto ciò che ruota attorno al sistema turistico. Ma come, ma perché? Pazienza se non si lavora, mal che vada ci sono i sussidi del Governo. Qualcuno sostiene che per mille e più motivi le retribuzioni non sono più quelle di una volta, quando i ragazzi, lavorando tre mesi al mare d’estate, si mettevano da parte anche per l’inverno un gruzzoletto. Ora, comunque vada, è difficile superare i 1000 euro al mese e c’è chi fa i suoi conti e preferisce stare a casa (reddito di cittadinanza) con metà soldi. E al limite – non si può, ma si fa – chiedere di fare qualche extra in nero. Oggi c’è chi ha scelto di fare aste al ribasso sugli stipendi rovinando ormai il mercato, quest’approccio non è immaginabile. Abbassare la qualità e la professionalità del personale a fronte di un risparmio economico penalizza l’intero settore. Il cameriere e tutto il personale estivo, sono a tutti gli effetti il biglietto da visita del locale. Non è colui che porta una pietanza da un punto A a un punto B, un lenzuolo in più o uno in meno, ma un fidelizzatore di clienti. Il migliore investimento è nelle persone. Qualsiasi collaboratore inserito in un posto di lavoro che non gli consente possibilità di crescita economica, lavorativa e personale alla lunga tende a demotivarsi e a mollare. Spesso la causa del male è, che i lavoratori stagionali non vengono pagati abbastanza. È urgente per l’Ugl Matera – dice Giordano – che si garantisca agli stessi lavoratori nelle giornate di non lavoro una copertura economica certa tale da garantire l’intera retribuzione oltre alla contribuzione figurativa che possa dare accesso all’ammortizzatore sociale (Naspi) a fine stagione. Parliamo della dignità delle famiglie dove riteniamo non essere più pensabile – continua Giordano – che una famiglia possa reggersi economicamente parlando su ‘giornate di lavoro’ senza avere un regolare contratto di lavoro stagionale che, ricordiamo, va da maggio a settembre, e per tale periodo dovrebbe essere tutto coperto da retribuzione e contribuzione. Pertanto, é urgente che lo stesso contratto stagionale sia rinforzato economicamente e contrattualmente in modo da garantire sia la facilità di trovare personale da parte delle imprese, alberghi, villaggi, parchi di divertimento ecc, e lo stesso personale sia incentivato dal tipo di contratto e retribuzione a lavorare l’intera stagione: per l’Ugl é inutile lamentarsi perché non si trova personale disposto a lavorare, necessitano urgenti condizioni umane che profumano di dignità del lavoro e per il lavoratore. Ai bassi salari si é costretti ad accettare l’illegalità sociale del lavoro nero o grigio a cui si è costretti per sopravvivere, e niente di più, non possiamo essere spettatori di una destrutturazione sociale di intere famiglie, già provate dalla crisi economica sociale e dalla pandemia che ci siamo lasciati alle spalle. Necessitano nuove misure urgenti e veloci destinate a ‘riformare’ a livello provinciale il contratto del lavoro stagionale del Turismo che, diversamente, si implementeranno nuovi schiavi del lavoro aumentando il precariato che colpirà inevitabilmente famiglie già in serie difficoltà. Occorre attivarsi non nascondendosi all’insegna del ‘poi si vedrà’, incominciando a reperire il personale e parlarne non perdendo altro tempo – ha concluso Giordano –: l’Ugl Matera è pronta a dare il suo contributo collaborativo e determinato al fine di far partire la stagione turistica nella Provincia di Matera, con una politica attrattiva turistica che sia per tutto l’anno”.