“Il lavoro come valore da tutelare, mentre in troppi casi parlare di lavoratori stagionali per le strutture materane significa parlare di una piaga sociale”.
Lo afferma il Segretario Provinciale Ugl Matera, Pino Giordano.
“I lavoratori del turismo, su Matera Città e fascia costiera balneare Ionica-Metapontina sono una piaga sociale che deve far riflettere. Come ogni stagione, si va in cerca di personale che sia disponibile a lavorare giorni feriali, domenicali e festivi sotto il sole e chissà per quante ore con una retribuzione mensile non garantita tutti i giorni ma, soprattutto, bassa come salario, tanto da dover lavorare innumerevoli ore al giorno per portarsi a fine mese uno stipendio di sopravvivenza. Da alcuni anni, in hotel e ristoranti mancano lavoratori per l’estate e si è in affanno: non si trovano. Ci siamo. Anzi, ci risiamo. Ecco, l’estate arriva, il materano comincia la stagione e si ripresenta il problema degli ultimi anni, mancano i lavoratori stagionali: dai bagnini ai camerieri, dai cuochi ai lavapiatti, a tutto ciò che ruota attorno al sistema turistico. Ma come, ma perché? Oggi c’è chi ha scelto di fare aste al ribasso sugli stipendi rovinando ormai il mercato, quest’approccio non è immaginabile. Abbassare la qualità e la professionalità del personale a fronte di un risparmio economico penalizza l’intero settore. Il cameriere e tutto il personale estivo, sono a tutti gli effetti il biglietto da visita del locale. Spesso la causa del male è, che i lavoratori stagionali non vengono pagati abbastanza. Grande offesa alle cameriere ai piani, la nuova frontiera dello sfruttamento, assunte con contratto stagionale apparentemente regolare, ma la cui retribuzione viene calcolata e pagate in base alle stanze pulite. Una nuova moda: per ogni camera fatta, una tariffa da fame, pagamento in tempistica da dividere magari con una collega. Le condizioni nel corso di questa stagione estiva stanno registrando un notevole peggioramento, è inutile lamentarsi perché non si trova personale disposto a lavorare, necessitano urgenti condizioni umane che profumano di dignità del lavoro e per il lavoratore. Ai bassi salari si é costretti ad accettare l’illegalità sociale del lavoro nero o grigio a cui si è costretti per sopravvivere, e niente di più: non Ugl Matera – conclude Giordano – non saremo spettatori di una destrutturazione sociale di intere famiglie, già provate dalla crisi economica sociale. E l’Ispettorato al Lavoro, le Istituzioni e le Forze di Polizia cosa fanno? Vadano a farsi un giro nelle strutture della fascia Ionica/Metapontina e, in anonimato: tutti sanno, ma fanno finta di non sapere!! E’ la realtà!