Dopo l’intervento dell’ex sindaco De Ruggieri e dell’attuale sindaco Bennardi, il materano Pantaleo de Finis, Presidente dell’Ordine degli architetti di Matera, interviene sui lavori del Parco della Murgia Materana per il Parco della storia dell’uomo. Di seguito la nota integrale.
Più volte il nostro Ordine ha manifestato delle perplessità sulle procedure di affidamento dei lavori di questi ultimi anni, che hanno visto l’estraneità della comunità materana.
Si era auspicato un dibattito pubblico e la celebrazione di concorsi a cui tutti, comprese le intelligenze materane, avrebbero potuto partecipare. Concorsi che in tutta Italia si svolgono con celerità e qualità. Basta vedere quelli realizzati nell’area del ponte del Polcevera a Genova, il parco della cultura urbana a Verona o, in luoghi più vicini a noi come il ponte Musmeci a Potenza, Porta Napoli a Taranto, il lungomare di Castellaneta Marina. Per facilitare i procedimenti avevamo messo a disposizione i nostri bandi tipo e la nostra piattaforma telematica nazionale. Non avremmo mai voluto che risorse materane e progetti da realizzare a Matera non fossero stati gestiti dal nostro ente civico, negando il controllo del procedimento. E’ stata anche negata la possibilità ai tanti professionisti locali, di poter trasmettere il loro sapere e sono state perse delle occasioni di lavoro.
Purtroppo, i risultati di questa delega si manifestano nel malumore che da più parti si è levato nel vedere i modi e le attività che si stanno svolgendo sulla Murgia.
Tuttavia, condividiamo a pieno la presa di posizione del Sindaco Bennardi nel cercare di non commettere più gli errori del passato, avuti nel non conoscere i progetti e nell’aver evitato il costruttivo dibattito pubblico.
Per questi motivi, manifestiamo la nostra disponibilità nel fornire le competenze del nostro Ordine nel supportare l’azione, già avviata dalla nuova Amministrazione, nell’interlocuzione con gli attori di queste opere, al fine di migliorare i processi in atto esprimendo però, una perplessità sulle affermazioni che riguardano la rigida immodificabilità dei contratti pubblici.
“Più volte il nostro Ordine ha manifestato delle perplessità sulle procedure di affidamento dei lavori di questi ultimi anni, che hanno visto l’estraneità della comunità materana”.
Il presidente dell’Ordine ha colto nel segno!
Il guaio di Invitalia è che è estremamente trasparente, è tutto sul sito! Le scelte vengono fatte con gare pubbliche e nel pieno rispetto delle norme del codice degli appalti e non già per scelte AMICALI.