“Il governo regionale non può più rimanere fermo rispetto alla crisi industriale ed economica che da tempo attraversa la nostra regione. È tempo di confronto su un piano strategico programmatico che metta al centro nuove politiche industriali, dall’energia all’automotive e soprattutto dando impulso all’attivazione della Zes Jonica, tra le maggiori opportunità che abbiamo per rilanciare lo sviluppo delle aree industriali che fanno parte della sua perimetrazione”.
È il messaggio lanciato oggi dai segretari generali Cgil, Cisl, Uil Basilicata, Angelo Summa, Enirco Gambardella e Vincenzo Tortorelli in occasione del presidio unitario in Valbasento, davanti ai cancelli della Greenswitch della zona industriale di Ferrandina (Matera) nell’ambito della mobilitazione generale per lo sviluppo e il lavoro in Basilicata lanciata il 31 marzo dal Centro Oli Eni di Viggiano. Presente anche una rappresentanza dei lavoratori e i sindaci dell’area coinvolta.
“La crescita della Basilicata e l’uscita dalla crisi – continuano i segretari – non può prescindere dalla Valbasento e dalla realizzazione dell’interporto di Ferrandina come grande hub della logistica. Sono necessarie decisioni chiare e trasparenti da parte dei governi regionale e nazionale poiché questo è il momento più opportuno in considerazione dei massicci interventi europei di sostegno attraverso il Next Generation EU e la nuova programma dei fondi strutturali 2021-2027″.
Quattro le priorità che Cgil, Cisl e Uil indicano alla giunta regionale per il rilancio della Valbasento: ridurre notevolmente l’aggravio dei costi per il trasporto delle merci; costruire un accordo tra istituzioni, parti sindacali e datoriali; realizzare la ZES e la conseguente Zona Franca Doganale; bonificare i siti di interesse nazionale della Valbasento e di Tito nel rispetto dell’accordo quadro sottoscritto nel 2013.
“Chiederemo alla Regione Basilicata di attivarsi con senso di responsabilità affinché non venga persa questa ennesima e probabilmente ultima occasione di rilancio produttivo e occupazionale di un territorio che ha espresso e può esprimere ancora tanto in termini di professionalità e di cultura industriale – concludono Summa, Gambardella e Tortorelli – Non c’è più tempo, è ora di unire le forze democratiche e sociali per costruire un grande piano per il lavoro e per lo sviluppo della Basilicata”.
Consigliere regionale Braia: Sviluppo industriale, occupazione e investimenti. Rendere competitive e attrattive aree produttive è l’unica strada possibile.
“Investimenti su infrastrutture, logistica, connettività, riduzione costi legati all’energia, qualità, estensione dei vantaggi della ZES anche alle aziende insediate e sostegni nei settori per cui la Basilicata è vocata, a partire da agroalimentare, green economy, servizi avanzati e automotive. La mancanza di una strategia di sviluppo e di una progettualità definita che possa rendere attrattivo il nostro territorio, in particolare le aree industriali a partire dalla Valbasento evidenzia la cifra dell’inadeguatezza politica di questa maggioranza. Una criticità che si misura in maniera tangibile anche dalle numerose mobilitazioni generali, che oramai si susseguono, lanciate dalle segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil. Come quella di questa mattina al presidio davanti allo stabilimento Greenswitch, a Ferrandina (MT) a cui ho voluto essere presente. Dopo Viggiano, la Valbasento è un altro luogo simbolo di aspettative ad oggi tradite di un cambiamento neanche. abbozzato, di investimenti fermi, di burocrazia che non si sblocca e di bonifiche ambientali arenate, per il quale i sindacati continuano a non avere confronto e dialettica con la giunta regionale sui temi dello sviluppo e del lavoro.”
Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva al termine della manifestazione sindacale in Valbasento.
“Infrastrutturazione e realizzazione di centrali a cogenerazione – prosegue Luca Braia – in grado di produrre energia termica ed elettrica e da trazione, alimentate a gas che – ricordiamo – avremo come Basilicata in forma gratuita per i prossimi 30 anni grazie alle intese sulle concessioni Total ed Eni. Ancora, la realizzazione della piattaforma logistica e dell’agroalimentare, la ZES da far partire seriamente anche a vantaggio delle imprese esistenti, le bonifiche da completare, la riduzione dei costi per la logistica. Sono solo alcuni importanti aspetti del lungo elenco di questioni su cui né il Presidente Bardi né i suoi assessori si pronunciano mai concretamente, mentre perdura una situazione di crisi che la pandemia continua ad accentuare ulteriormente.
Dopo 24 mesi di Governo Regionale, infatti, nessuna direzione è stata tracciata per affrontare il dramma dello sviluppo e dell’occupazione in Basilicata. Nessuna discussione in Consiglio e nessun tavolo operativo aperto con le associazioni datoriali e sindacali. Da parte nostra, continuiamo a chiedere da mesi, inascoltati, quali siano le politiche industriali che saranno messe in campo nella nostra regione per sostenere e rilanciare le aree industriali e artigianali, per rendere le stesse attrattive anche di eventuali nuovi investimenti da parte delle imprese locali e magari extra regionali.
La Valbasento per posizione strategica straordinaria, prossima area doganale e retroporto del Porto di Taranto, potrebbe se rilanciata essere locomotore della ripresa e, insieme alle altre aree produttive lucane, trainare l’intera economia regionale. Certo, se solo si avesse la lungimiranza e la visione di programmare e realizzare tutto quello che è oggi ancora più possibile, grazie alle ingenti e mai viste prima risorse economiche che prossimamente saranno disponibili, relativamente agli interventi europei di sostegno del Next Generation EU, oltre che ai nuovi fondi strutturali 2021-2027.
Ora o mai più, bisogna investire per infrastrutturare e sostenere virtuosamente il sistema delle imprese, a partire da quelle locali e rendere così competitiva e conveniente la localizzazione di iniziative che riducano i costi dei servizi dell’energia e del trasporto delle merci. A partire da quelle agricole, promuovendo a livello nazionale questa programmazione e facendo accordi tra istituzioni, parti sindacali e datoriali per la formazione, la conversione e l’utilizzo delle intelligenze, delle professionalità e della manodopera locale. Creando lavoro e futuro oltre che generando ulteriore economia.
Presidente Bardi – conclude Braia -convochi e apra quanto prima il tavolo dello sviluppo in Basilicata e si renda disponibile al confronto e al contributo di tutti. In gioco non c’è il destino di un uomo o di un partito e nemmeno del centro destra, ma della Basilicata tutta che lei deve rappresentare.”
Mobilitazione generale unitaria in Valbasento con Cgil, Cisl e Uil, intervento Sindaco di Ferrandina Gennaro Martoccia e Assessore alle attività produttive, Angelo Zizzamia
Sono appuntamenti che reputiamo fondamentali, visto l’importante ruolo che i territori, le Amministrazioni pubbliche, i corpi intermedi e le Pmi dovranno svolgere per la ripresa sociale ed economica del nostro Paese.
Sono occasioni di confronto altrettanto importanti nei quali abbiamo voluto ribadire e rimarcare l’importanza delle infrastrutture e delle Zes, in particolare quella Jonica che deve avere un ruolo centrale nel futuro rilancio del mezzogiorno e di una visione strategica di insieme e non “una lista della spesa”, affinché le nuove risorse finanziarie e Il Piano nazionale di ripresa e resilienza si trasformino in una reale occasione di sviluppo per le nostre comunità.
Se mancheremo nei tempi e nei modi l’occasione della ripresa, avremo sbagliato noi e compromesso l’avvenire delle future generazioni.