E’ partito anche in Basilicata il programma nazionale di mobilitazione di Cgil, Cisl, Uil a sostegno delle proposte e delle piattaforme presentate al Governo in questi mesi e nell’incontro del 26 ottobre alla Presidenza del Consiglio per modificare le misure previste nella Legge di Stabilità.
I temi al centro della nuova iniziativa sindacale sono: Lavoro, Occupazione, Lotta alla precarietà, Protezioni sociali, Fisco, Pensioni, Investimenti, Mezzogiorno.
Le segreterie Cgil, Cisl, Uil Basilicata hanno deciso di tenere una manifestazione regionale il 4 dicembre prossimo a Potenza (piazza don Bosco, ore 10) che sarà conclusa dal segretario nazionale della Cgil Enzo Miceli.
In preparazione della manifestazione con la parola d’ ordine – “Lavoro, Pensioni, Fisco. Cambiamo la Legge di Bilancio” – si svolgeranno assemblee sui posti di lavoro ed incontri con pensionati, giovani, donne.
La mobilitazione sui temi nazionali si intreccia a quella decisa da tempo dalle segreterie regionali confederali a sostegno del documento unitario sindacale “Un patto per il lavoro e per il rilancio dopo la crisi. Le visioni e i progetti per trasformare il Paese e la regione”, con l’obiettivo di costruire insieme la “Basilicata di domani”.
CGIL CISL e UIL di Basilicata rinnovano la proposta presentata da mesi alla Giunta regionale in rapporto all’enorme mole di risorse che in Basilicata arriveranno, a partire da quelle previste dal Pnrr. Risorse – per i sindacati – da mettere a valore ed impiegare sugli assi strategici del nuovo lavoro, della svolta ecologica, delle infrastrutture, delle connessioni e della mobilità, della protezione sociale, dell’inclusione socio-sanitaria, dell’innovazione, della ricerca, del turismo sostenibile e valorizzazione del patrimonio storico-culturale, archeologico e paesaggistico.
Per CGIL CISL UIL serve dunque un Piano in grado di coniugare investimenti e riforme in progetti programmati con un metodo e con scelte strategiche di assoluta coerenza e di chiaro intento produttivo e sociale.
Nel complesso l’impatto forte della manovra del PNRR in Basilicata potrebbe generare effetti moltiplicativi nell’arco quinquennale sul mercato del lavoro locale, un’opportunità storica che la Basilicata non può perdere per uscire finalmente dalla sua condizione di svantaggio (spopolamento, fuga dei giovani, emarginazione delle donne dal mercato del lavoro, deindustrializzazione…), dall’incapacità di guardare al futuro e progettarlo.
Per farlo occorre una discontinuità da parte del Governo regionale che rappresenti davvero una novità nelle azioni, negli obiettivi e anche nella capacità di confrontarsi con la rappresentanza del mondo del lavoro lucano. Un cambio di passo che fino ad oggi non c’è stato, un metodo di confronto partecipativo con le parti sociali e con il sindacato confederale in particolare, con il riconoscimento di legittimi soggetti di confronto permanente e di condivisione degli obiettivi da perseguire, oltre a tempi e modi per realizzarli.