Presentato in Regione il Programma europeo. Con una dotazione finanziaria di 17 milioni. E’ rivolto ai ragazzi tra i 15 e i 29 anni, disoccupati e non più studenti. L’assessore alla Formazione Liberali: “Oltre al lavoro offriamo una speranza”.
Non più una formazione fine a se stessa, ma politiche per i giovani che mirino a veri sbocchi lavorativi. L’assessore alla Formazione, Politiche di sviluppo, Lavoro e Ricerca, Raffaele Liberali, ha presentato stamani in Regione il “Programma Garanzia Giovani” avviato dall’Unione europea e definito in uno schema operativo nazionale (Pon) con le Regioni in qualità di organismi intermedi. Ha una dotazione finanziaria di poco superiore ai 17 milioni di euro ed è rivolto ai giovani tra i 15 e i 29 anni, i cosiddetti Neet, (Not in education, employment or training), quei ragazzi disoccupati da almeno quattro mesi, anche non lucani iscritti in Basilicata, e che non frequentano alcun corso d’istruzione o formazione. “Gran parte dei fondi, oltre 10 milioni di euro – ha incalzato l’assessore Liberali – è indirizzata al reinserimento dei giovani nel mondo del lavoro, ai tirocini extra-curriculari con particolare attenzione alla mobilità geografica, al reinserimento nella scuola dell’obbligo dove, tra l’altro, la Basilicata fa registrare bassissimi livelli di disaffezione e all’orientamento specialistico di secondo livello. È già operativa invece la misura riguardante il servizio civile alla quale è destinato un milione. Le altre misure non sono meno importanti – ha aggiunto l’assessore – ma dispongono o disporranno di altre forme d’incentivi”. L’orientamento, così come prevede il Programma nazionale è di esclusiva gestione dei Centri per l’impiego.
Tra le novità di “Garanzia Giovani” un importante accordo si è raggiunto con le associazioni sindacali e datoriali che si sono impegnati ad integrare lo stipendio dei tirocinanti (pari a 450 euro) di altri 150. È un accordo unico in Italia – ha rivendicato – Liberali – nella convinzione che una parte significativa di questa esperienza si possa trasformare in contratti definitivi. Previsti anche bonus occupazionali. Ai giovani oggi scoraggiati, vogliamo dare un messaggio di ottimismo e delle possibilità concrete – ha concluso l’assessore -. Solo lavorando tutti assieme possiamo farcela e questo è un chiaro segnale che la regione può essere più attrattiva”.
Lo schema regionale ha seguito l’evolversi della trattativa a livello nazionale ed europeo tanto che oggi la Basilicata ha già depositato la proposta definitiva a differenza di altre realtà costrette a rivedere alcuni punti del proprio schema. Al programma ci si può iscrivere entro il 31 dicembre del 2015 attraverso il sito nazionale o i portali regionali. In Basilicata vi hanno aderito 3486 ragazzi, non tutti eleggibili. Maggiori le iscrizioni in provincia di Potenza 1503, meno nel Materano con 426 click. I lucani sono 2533, poco meno del 50% i laureati. A livello nazionale la quota tocca quasi le 130mila unità di cui quasi 7000 hanno già ricevuto il primo colloquio di orientamento.
Tempi brevi per il reale avvio. Già prima della pausa estiva ulteriori confronti tra Regione, sindacati e imprenditori. Tra settembre e ottobre il via libera alle prime misure.
Lug 22