Legge Regionale 38/2020, Sicolo (Ordine Ingegneri Matera): “Mancano i regolamenti attuativi”. Di seguito la nota integrale.
Gli ingegneri della provincia di Matera segnalano l’urgenza di provvedere al varo delle norme di applicazione della legge, pena il rallentamento delle pratiche in corso. Resta la disponibilità dell’ordine professionale per facilitare il processo di migrazione operativa alle nuove disposizioni regionali.
Com’è noto, il 27 novembre 2020 il Consiglio Regionale di Basilicata ha promulgato la Legge Regionale della Basilicata n. 38 (“Norme per l’esercizio delle funzioni regionali in materia di difesa del territorio dal rischio sismico”), con l’impegno di provvedere, entro sessanta giorni, al varo dei regolamenti attuativi.
Poiché, alla data odierna, tali istruzioni non sono state ancora ratificate, l’Ordine degli Ingegneri della provincia di Matera – facendo seguito ai precedenti comunicati e alle continue sollecitazioni ricevute dai colleghi professionisti e dall’utenza – solleva di nuovo la necessità di garantire la massima priorità alla fase applicativa della norma; questa, a titolo di esempio, prevede l’adozione di una nuova modulistica, la definizione delle specifiche che stabiliranno quali pratiche depositare e quali subordinare ad autorizzazione, fino all’indicazione dei diritti di segreteria dettagliati per tipologia di pratica. Inoltre, non è stato ancora avviato l’Elenco Regionale di Professionisti in Materia di Difesa del Territorio dal Rischio Sismico ove “sono iscritti, ad istanza di parte, i professionisti ai quali possono essere affidati” – con particolari modalità previste dalla legge – i servizi di “istruttoria tecnica delle istanze di autorizzazione sismica relativa agli interventi “rilevanti” nei riguardi della pubblica incolumità”, aventi specifici requisiti.
“Così stando le cose e nostro malgrado” – precisa il presidente dell’Ordine, Ing. Giuseppe Sicolo – “non siamo nelle condizioni di dare seguito al disbrigo delle numerose pratiche in corso, pur in presenza di un incremento della domanda, conseguente al lancio delle agevolazioni fiscali legate alle misure SismaBonus e SuperBonus – che hanno un orizzonte temporale fissato alla fine del 2022. Questi ritardi vanno nella direzione opposta a quella della nuova normativa, che fa proprie le innovazioni introdotte dagli ultimi decreti legge (i cosiddetti “Sblocca Cantieri “e “Semplificazioni”) emanati proprio con l’intento di dare impulso al settore edile, anche grazie alla riduzione delle tempistiche tecnico-amministrative.”
“La nostra offerta di collaborazione, più volte dichiarata e ancora oggi confermata” – conclude Sicolo – “è proprio intesa a rendere più fluida la fase di recepimento operativo della nuova norma (che sostituisce la precedente L.R. 38 del 1997) e a rilanciare i benefici ad essa collegati. I nostri ingegneri hanno capacità ed esperienza tali da garantire il massimo supporto agli uffici regionali; ci auguriamo, pertanto, di essere al più presto convocati per dare il nostro contributo al superamento delle difficoltà evidenziate”.