Accoglienza lavoratori stagionali migranti, Esposito (Cgil Potenza), Pellegrino (Flai Cgil): “La legge approvata in Consiglio regionale della Basilicata è un segnale ma purtroppo tardivo. Non può esistere emergenza nell’accoglienza di questi lavoratori, serve una programmazione che impieghi le risorse già esistenti”. Di seguito la nota integrale.
“La legge approvata dal Consiglio regionale della Basilicata che consente, nel caso di gare deserte nell’accoglienza dei lavoratori migranti stagionali, ovvero di situazioni che possono definirsi di emergenza, di intervenire sull’impianto normativo regionale esistente attribuendo al presidente della Regione i poteri necessari di dare mandato con immediatezza alla Protezione civile di intervenire, è un segnale importante ma purtroppo tardivo rispetto alla grave situazione che si è venuta a creare quest’anno con la chiusura dell’ex Tabacchificio di Palazzo San Gervasio e decine e decine di migranti tornati nei ghetti e in alloggi di fortuna nel Vulture Melfese Alto Bradano”. Lo affermano il segretario generale della Cgil di Potenza Vincenzo Esposito e il segretario generale Flai Cgil Basilicata Vincenzo Pellegrino. “La norma – aggiungono – prevede lo stanziamento di 50 mila euro annui per consentire tale operazione, somma che noi ci auguriamo resti nelle casse della Regione Basilicata. Questo perché la legge riguarda un caso di emergenzialità che, a nostro avviso, la Basilicata deve assolutamente evitare. È necessaria una programmazione sistematica e nei tempi consoni per l’accoglienza di questi lavoratori che ogni anno si recano nelle nostre campagne per la raccolta del pomodoro. Pare dunque paradossale dover generare situazioni di emergenza che non sono casuali ma sono frutto di precise responsabilità politiche già denunciate da questa organizzazione sindacale.
Anche l’accoglienza diffusa nelle comunità ospitanti, cui noi siamo favorevoli – precisano Esposito e Pellegrino – va agevolata con una serie di iniziative di concerto con i sindaci dei Comuni interessati e i residenti, in un processo che certo non può nascere e concludersi nei pochi giorni antecedenti all’inizio della raccolta.
In secondo luogo – aggiungono – è necessario fare chiarezza sulla destinazione d’uso dell’ex Tabacchificio, inagibile perché non sono stati effettuati negli anni gli interventi dovuti. A fronte dei fondi Pon/Poc legalità già pronti per il villaggio di Boreano e Gaudiano a Venosa, per una spesa complessiva di 15 milioni di euro, includendo anche le risorse per il centro di accoglienza di Scanzano, nel Materano, i cui termini di utilizzo scadono nel 2025, l’appello è a utilizzare queste risorse per progetti adeguati e duraturi nel tempo, che nulla hanno a che vedere con l’emergenza. L’emergenza nell’accoglienza dei lavoratori migranti non può esistere. Noi non lo consentiremo.
Per questo – concludono Esposito e Pellegrino – chiediamo al prefetto di Potenza di convocare fin da subito il tavolo anticaporalato per stabilire insieme, sindacati, istituzioni, organizzazioni datoriali e Regione, il cronoprogramma per trovarci il prossimo anno preparati e operativi. Parallelamente all’accoglienza diffusa, bisogna accelerare sui progetti per la realizzazione dei centri di accoglienza che abbiano tutte le caratteristiche già individuate dal tavolo anticaporalato di concerto con i sindacati: alloggi con tutti i servizi adeguati, presenza di sportelli di centri per l’impiego, presidi sanitari e trasporti, oltre ad azioni correlate volte all’integrazione”.