“Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi e il Ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina hanno mantenuto gli impegni assunti davanti ai trentamila imprenditori della Coldiretti ad Expo il 15 settembre, in occasione della Giornata dell’agricoltura italiana” ha affermato il Presidente Regionale della Coldiretti di Basilicata Piergiorgio Quarto.
“Previsto infatti il taglio delle tasse a chi vive di agricoltura, che viene esentato dal pagamento dell’Imu e dell’Irap, come effetto della manovra contenuta nel disegno di legge di stabilità 2016 sul settore agricolo. L’azzeramento dell’IRAP e la cancellazione dell’IMU per i coltivatori diretti e per gli imprenditori agricoli professionali sia nei terreni in pianura che nelle aree montane, consentirà una sensibile riduzione degli oneri fiscali e permetterà alle imprese agricole professionali di recuperare risorse per gli investimenti finalizzati all’innovazione e alla crescita dell’occupazione in un settore particolarmente dinamico come l’agroalimentare Made in Italy”.
È positiva la circostanza per la quale, dopo alcuni anni in cui – a fronte della situazione di crisi economica del Paese – sono stati chiesti sacrifici all’agricoltura (dalle modifiche alle disposizioni IMU alla forte diminuzione delle assegnazioni di gasolio agevolato), per la prima volta vengono assegnate risorse finanziarie e soprattutto ridotto il carico impositivo sul settore. La prevista e positiva esenzione dall’IMU per i terreni agricoli in pianura esclusivamente per quelli posseduti e condotti dai soggetti “professionali” va estesa secondo la Coldiretti – anche ai terreni concessi in affitto almeno in ambito familiare. Sono da valutare positivamente l’esenzione dall’IRAP per le imprese che esercitano le attività agricole titolari di reddito agrario e l’incremento delle percentuali di compensazione IVA per i prodotti lattiero caseari all’8,80 al 10 per cento. Sul punto, la Coldiretti ha sottolineato l’esigenza di prevedere un analogo incremento delle percentuali di compensazione dell’Iva per le cessioni di animali vivi, che consentirebbe di sostenere le imprese di allevamento rispetto alle gravi difficoltà reddituali dovute alla crisi dell’intero settore zootecnico, peraltro destinate ad aggravarsi a seguito degli allarmi lanciati dallo studio dell’OMS sulle carni rosse e quelle lavorate.
Nov 06