L’associazione Youth Europe Service di Potenza ha, da poco, ricevuto la conferma ufficiale da parte della Agenzia Nazionale Erasmus Plus Indire che il progetto “Let’s work for a real migrants inclusion!” è stato premiato come “Buona Prassi del programma erasmus Plus”.
“Siamo davvero orgogliosi che il nostro progetto – ha detto Maria Domenica De Rosa, Presidente dell’associazione Youth Europe Service – abbia ottenuto un così grande riconoscimento europeo, che si va ad aggiungere ai precedenti premi ottenuti dalla nostra organizzazione. Speravamo e confidavamo in questo ulteriore premio sin dal momento in cui l’Agenzia Nazionale Indire ha pubblicato, addirittura in prima pagina sul proprio sito web, il nostro cartone animato dal titolo “La terza via”, una animazione che ha suscitato emozioni e commozione in tutte le persone che hanno avuto modo di vederla, ivi compresi gli stessi tutor dell’AN Italiana.”
Il video animato in questione, sviluppato da un team tutto italiano composto da Antonino Imbesi (direttore di produzione), Antonia Bruno (soggetti, testi e voce) e Gianluca Lagrotta (illustrazioni ed animazione), è stato uno dei tantissimi prodotti realizzati dal progetto “LWRMI”, una iniziativa incentrata sullo scambio di buone prassi tra 7 organizzazioni provenienti da 5 Paesi differenti (Italia, Bulgaria, Turchia, Inghilterra e Grecia), per cercare di trovare soluzioni alla questione dei rifugiati e dei migranti (che è una delle problematiche maggiori che l’UE e l’Italia in primis stanno affrontando): l’animazione sviluppata trasmette un messaggio davvero importante per spingere le persone a ripensare gli aiuti verso i migranti ed i rifugiati e per ridurre le morti nel Mar Mediterraneo.
“In questo progetto – ha chiarito Maria Domenica De Rosa – si sono ottenuti, nonostante la pandemia, risultati eccezionali sia in termini di prodotti sviluppati che in termini di persone coinvolte, Pensate che, oltre all’animazione «La Terza Via» (sottotitolata in ben 6 lingue diverse), sono state sviluppate 75 interviste a persone facenti parte dello staff di ONG che lavorano con i rifugiati; sono stati coinvolti 125 cittadini in una indagine locale sulla accoglienza ed i problemi di integrazione e sono state realizzate ulteriori 75 interviste con rifugiati e richiedenti asilo. Sono stati, poi, organizzati 4 festival multiculturali (in Turchia, Bulgaria, Grecia e Italia); 5 corsi di lingua (in Turchia, Bulgaria, Grecia, Regno Unito e Italia); 3 meeting transnazionali di progetto (di cui uno online) e 3 training internazionali (di cui uno virtuale su zoom). Sono stati sviluppati, inoltre, ben 30 podcast radiofonici (in Italia, Regno Unito e Grecia); 6 newsletter ed una brochure (tutte tradotte nelle 5 lingue dei partner); un sito web plurilingua ed un logo davvero accattivante. Infine è stata sviluppata anche una ricerca che ha permesso di identificare 26 buone pratiche di integrazione e di inclusione da cui è stato, poi, tratto e pubblicato un ebook (tradotto in 5 lingue) contenente le 15 prassi ritenute in assoluto le migliori. In aggiunta a quanto detto, bisogna sottolineare anche che sono state realizzate circa 260 attività di disseminazione, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione, social media inclusi. Insomma risultati a dir poco pregevoli e difficilmente ottenibili in «semplici» progetti di scambio di buone prassi.”
Il progetto e tutti i suoi prodotti sono consultabili sul sito web http://migrantinclusion.eu/ e sulla pagina Facebook ufficiale della iniziativa https://www.facebook.com/LWRMI mentre l’animazione in 2D può essere visionata sul link di YouTube https://youtu.be/500xZqrpCts