Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta inviata da 30 Organismi di Formazione della Basilicata ai rappresentanti della politica regionale. Di seguito la nota integrale.
Incerto il futuro degli OdF accreditati della Regione Basilicata. Critiche sulla gestione dell’Assessorato alla formazione e forte preoccupazione per la situazione lavorativa, aggravata dall’emergenza Covid ancora in corso.
Una lettera aperta realizzata da trenta Organismi di Formazione (OdF) accreditati in Regione Basilicata, rivolta ai rappresentanti della politica lucana, esprime fortissime preoccupazioni riguardo alla propria situazione lavorativa la cui gravità si è accentuata non solo per l’emergenza Covid ma anche a causa dell’attuale gestione dell’Assessorato alla Formazione.
Sono circa cento gli Organismi di Formazione accreditati che in Basilicata garantiscono lavoro stabile ad almeno quattrocento persone. Rilevante è inoltre il numero di consulenti e docenti che “gravitano” attorno ad ogni ente di formazione portando vicino al migliaio le persone coinvolte dalle attività di queste organizzazioni, che sono vere e proprie imprese. Indispensabile è quindi un intervento strutturale da parte del Governo regionale per scongiurare il collasso dell’intero settore e per fornire risposte efficaci ai bisogni di formazione lungo l’intero arco della vita degli utenti adulti della regione. Richiesta ad oggi non ascoltata, sebbene coerente con quanto previsto dalla normativa vigente in materia di formazione, attualmente inosservata del Governo regionale che da tempo non attua alcuna programmazione pluriennale a sostegno dello sviluppo delle imprese e della crescita professionale dei cittadini. Da troppo tempo si registra, infatti, l’assenza di un vero e costruttivo confronto con l’Assessorato, mediante il quale poter costruire un reale processo di rinnovamento che sia lungimirante e non sommario o frettoloso.
«Se la decisione del Governo – affermano gli enti firmatari della lettera – è quella di far chiudere gli Organismi formativi operanti in Basilicata determinandone l’inevitabile fallimento, e di smantellare di fatto l’intero Sistema di accreditamento di Basilicata, che questo venga dichiarato formalmente dallo stesso con conseguente assunzione di responsabilità. Diversamente si adottino urgentemente misure specifiche a sostegno del settore – oggi in gravissima difficoltà – e si riconosca agli OdF il ruolo che le leggi vigenti (a livello comunitario, nazionale e regionale) gli attribuiscono per contribuire a rendere più competitivo il sistema economico della Basilicata. In uno scenario caratterizzato da competizioni fra interi sistemi territoriali piuttosto che fra singole imprese, un sistema economico è competitivo se ognuno degli attori che lo caratterizza gioca compiutamente e con coerenza il proprio ruolo, senza determinare inefficienze nella filiera di appartenenza. In tale contesto – proseguono – le imprese devono saper stare sul mercato e, per questo, devono concentrarsi sul proprio core business. Gli OdF devono supportare le imprese nell’attuazione delle loro strategie di sviluppo offrendo la migliore formazione possibile per sostenere la crescita delle competenze distintive possedute. L’istituzione pubblica deve definire regole chiare e mantenere distinti i ruoli dei diversi attori del contesto socio-economico, evitando confusione. Quest’ultima deve programmare ed allocare le necessarie risorse finanziarie a fronte di obiettivi di medio lungo periodo, concordati, chiaramente definiti e misurabili».
Gli OdF sottolineano quindi la necessità di un confronto con la Regione e istituzioni al fine di evitare il rischio incombente di non poter reggere i pesanti costi di struttura imposti dall’accreditamento regionale e di non riuscire a fronteggiare gli ingenti investimenti necessari all’impiego diretto degli addetti e di tantissimi consulenti esterni conconseguente perdita di molte centinaia di posti lavoro e con grave danno per l’intero sistema economico lucano. Un epilogo così drammatico sarebbe, a quel punto, imputabile solo ed esclusivamente alle mancate politiche messe in campo.
I sottoscrittori della lettera aperta inviata a tutti i rappresentanti della politica regionale:
1) 3M SERVICE & CONSULTING
2) ARCHE’ – ENTE PER LA FORMAZIONE ED IL MANAGEMENT
3) DEAINFORMAZIONE
4) ELDAIFP
5) ESCLA (Ente “Scuole lavoro Basilicata”)
6) EUDAIMONIA
7) EVOLUTIONCISF
8) FO.RI.S. DI SMALDONE CANIO
9) FORM@CTION SCHOOL
10) IDENTITY FORMATION
11) INNFORM
12) INNOVATION FORM
13) IREFORR
14) NEW FORM
15) ON LINE SERVICE
16) PAMO PROJECT
17) PANTA REI – Ricerca e Consulenza
18) PHILOIKOS
19) PRAGMA GROUP
20) PROGEA FORMAZIONE
21) PROJECT QUALITY SYSTEM
22) QUALITY FOR
23) SINTESI
24) SIT SISTEM ITALIA TERRITORY
25) SOGEIN
26) SPIX FORMAZIONE
27) STUDIODOMINO
28) STUDIO RISORSE
29) VMA SOLUTIONS
30) VOCATIONAL TRAINING