“Il libro bianco delle infrastrutture” – presentato nel pomeriggio, a Potenza, dalla Camera di Commercio della Basilicata – è “una fotografia dello stato delle cose in Basilicata e il nostro intento è porla in una prospettiva credibile di sviluppo.
Uno strumento di proposta da far giungere agli enti di governo centrali e locali” lo ha definito il presidente della Camera di Commercio lucana, Michele Somma.
“Attraverso uno studio realizzato con il supporto tecnico scientifico di Uniontrasporti – ha aggiunto Somma, parlando con i giornalisti – è stata focalizzata l’attenzione sulle infrastrutture materiali e immateriali in una regione, storicamente penalizzata da una serie di gap che oggi si potrebbero colmare, utilizzando in modo attento le risorse del Pnrr e i fondi comunitari 2021-2027”.
La Camera di Commercio ha individuato undici opere cantierabili velocemente e che possono essere completate in un breve periodo, per uscire dall’isolamento, che vanno connesse in un disegno più ampio dell’intero Mezzogiorno.
Libro bianco infrastrutture della Camera di Commercio della Basilicata, Terre Aristeo: inspiegabilmente escluse strade provinciali 10 Venosina e 122 Acerenza-Forenza
Bene ha fatto la Camera di Commercio della Basilicata a realizzare “il libro bianco delle infrastrutture” fondamentali specie per il turismo ma dall’elenco delle opere stradali considerate prioritarie mancano, inspiebabilmente, due strade altrettanto prioritarie: la SP 10 Venosina e la SP 122 Acerenza-Forenza. Ad affermarlo è l’ad Terre di Aristeo Saverio Lamiranda sottolineando che la “dimenticanza” è ancor più ingiustificata tenuto conto delle numerose iniziative messe in campo dal Distretto, insieme agli operatori turistici ed economici, le Amministrazioni Comunali del Vulture-Alto Bradano nei confronti della Provincia di Potenza e della Regione. E non si possono sottovalutare i numerosi incidenti stradali sulla S.P. 10, come accade da tempo sulla S.P. 122 e nel tratto Forenza-Maschito-Venosa, riconfermano la necessità non più rinviabile della messa in sicurezza ed adeguamento delle strade del comprensorio Vulture-Alto Bradano, le uniche strutture di mobilità per le comunità locali e per i turisti.
Le condizioni della S.P. 10 specialmente al chilometro 42 in frana, da sempre – aggiunge – sono drammaticamente peggiorate e tali da rendere la strada impercorribile e assolutamente insicura per l’incolumità delle persone che vi transitano. In attesa degli interventi definitivi e necessari sulle intere arterie, si sollecita un intervento urgentissimo (anche con qualche camion di misto) al fine di evitare incidenti e possibili danni alle persone ed alle merci.
Il Distretto riceve quotidianamente sollecitazioni preoccupate da parte delle aziende produttive e turistiche esistenti nell’area. Si tratta di intervenire prima di tutto per l’incolumità delle persone, ma anche per attivare soluzioni idonee per combattere efficacemente lo spopolamento dell’area e sostenere quelle attività produttive che ancora resistono nella prospettiva di uno sviluppo effettivamente duraturo ed efficace. Aristeo, ha dimostrato e dimostra quotidianamente di dare il proprio attivo contributo, attraverso investimenti in fase di realizzazione nei Comuni del Vulture-Alto Bradano in attuazione del Progetto Pilota per il Ripopolamento e la Rigenerazione dei Borghi Lucani.
Affinchè l’azione di Aristeo e la disponibilità delle imprese coinvolte possa produrre gli effetti da tutti desiderati – evidenzia Lamiranda – rimane essenziale l’agibilità e la percorribilità in sicurezza delle strade di collegamento fra i Comuni dell’area, da noi definite di vicinato. Altrettanto essenziali sono i tempi di realizzazione delle opere necessarie che devono essere necessariamente brevi e, comunque, compatibili con l’entrata a regime degli investimenti programmati.
La realizzazione del “libro bianco” è pertanto una nuova occasione per ridare centralità al problema collegamenti stradali-mobilità al servizio delle aree più interne dove i nostri borghi come è noto sono difficilmente raggiungibili con ricadute fortemente negative su ogni impegno finanziario e di investimenti degli imprenditori del Vulture-Alto Bradano.
Lamiranda ha chiesto al Presidente della Cciaa Michele Somma un incontro per affrontare la questione sollevata.
Il Distretto, le imprese e gli stessi Comuni hanno, da anni, rappresentato all’ Amministrazione Provinciale questa necessità senza ottenere, fino ad ora, riscontro.