La Fials, in seguito alla convocazione di un tavolo tecnico che si terrà in regione il 13 giugno giugno alle ore 16 per discutere in merito al “Licenziamento collettivo per riduzione del personale – comunicazione ai sensi dell’art. 24 comma 1 e dell’art.4 c.2 legge 23/07/91 n. 223 e smi”. dei lavoratori dell’ Aias di Potenza, comunica la proclamazione di un ulteriore sit-in di tutto il personale dell’Ente che si svolgerà nel piazzale antistante il Dipartimento Politiche della Persona della Regione Basilicata, Via Verrastro, 9 – Potenza.
Il personale, travolto dalla crisi finanziaria dell’Aias, con conseguente rischio di perdita di posti di lavoro, nonché ancora in attesa di diverse spettanze stipendiali, di indennità e rimborsi chilometrici maturati, seguirà dall’esterno del massimo ente regionale gli esiti del delicato e importante incontro, durante il quale potrebbero decidersi le loro sorti.
A darne notizia la segretaria regionale Fials Luciana Bellitti, e il segretario provinciale Giuseppe Costanzo.
«Nel corso dei vari incontri succedutisi – continua la sindacalista – non è stato raggiunto alcun accordo a salvaguardia dei posti di lavoro, messi a rischio dalla riduzione dei tetti di spesa negli anni pregressi e delle ore di terapia, comportando, secondo l’Aias, un sovrannumero dei dipendenti con conseguente licenziamento di n. 28 dipendenti».
«La Fials – spiega la Bellitti – sostiene la sacralità del posto di lavoro continuando la sua battaglia al fianco dei dipendenti Aias e chiedendo alla Regione Basilicata e al Presidente della Regione di mettere in atto tutte le azioni necessarie per la salvaguardia dei posti di lavoro e del diritto di cura e salute dei disabili e delle loro famiglie. Invitiamo il Presidente della Regione Basilicata e l’Assessore alla Sanità ad essere presenti all’incontro in modo da avviare un confronto serio e proficuo con la Regione per garantire il futuro dei lavoratori dell’Aias Onlus di Potenza, una struttura storica d’eccellenza che esiste dal 1970 e che in questi anni ha coltivato e fatto crescere il meglio della cultura riabilitativa di tutta l’Italia meridionale».
«E’ necessario – conclude – che la Regione Basilicata avvii un percorso di confronto per garantire le giuste risorse economiche, rilanciando e anche rimodulando le funzioni dell’Aias e riconoscendone la sua attività essenziale nel contesto della comunità lucana a garanzia del diritto e del miglioramento della salute fisica e psichica dei disabili».