Licenziata per motivi di salute, Fp Cgil denuncia il caso della cooperativa sociale Raggio di sole a Melfi e impugna provvedimento. Di seguito la nota integrale.
Licenziata per motivi di salute. È accaduto alla cooperativa sociale Raggio di sole che gestisce l’asilo nido del Comune di Melfi. Si tratta di una giovane lavoratrice che presso la cooperativa svolgeva il ruolo di ausiliario, accusata dal datore di lavoro di non avere comunicato una particolare patologia di cui momentaneamente soffriva – pur non essendo obbligata a tutela della privacy – e di aver posto in essere comportamenti inidonei nei confronti dei superiori il cui contenuto non è stato neanche specificato nella contestazione di addebito.
La Fp Cgil ha deciso di impugnare il provvedimento e di intraprendere tutte le strade necessarie affinché alla lavoratrice vengano riconosciuti i propri diritti contrattuali, gli stessi più volte violati dalla cooperativa in questione anche in altre occasioni. Sulla vicenda è stata più volte interessata anche l’amministrazione comunale di Melfi, in quanto committente del servizio, ma senza alcun risultato. Il sindacato sarà a fianco della lavoratrice e farà di tutto per verificare il rispetto dei diritti contrattuali.
Replica della Cooperativa Raggio di Sole
In riferimento agli articoli sopra riportati la scrivente e precisamente il Sottoscritto Dott. Mosca Raffaele in qualità di Direttore Generale della Società Cooperativa Sociale Raggio di Sole espone e richiede il diritto di replica ai sensi dell’ art. 8 della Legge 47/1948, precisando la valutazione di agire per danno d’ immagine nei confronti delle testate giornalistiche sopra richiamate in quanto riportanti notizie esclusivamente dettate dall’ organizzazione sindacale CGIL del tutto NON VERITIERE senza aver interessato la scrivente:
“La Società Cooperativa Sociale Raggio di Sole è Leader in Italia nella gestione di Asili Nido Comunali, Privati e Aziendali con un numero di dipendenti pari a circa 700 oltre i dipendenti somministrati.
L’ interesse della Raggio di Sole in qualità di Cooperativa Sociale è sempre stata quella di sostenere l’ operato dei propri lavoratori nonché dei propri soci e di somministrare un servizio di qualità a tutte le famiglie e stazioni appaltanti.
Purtroppo ci occorre esporre tutti gli accaduti allegando anche gli ultimi scambi delle Pec tra l’ organizzazione sindacale e la scrivente.
Nell’ ultimo incontro le organizzazioni sindacali e precisamente la CGIL in persona del Sig. Michele Sannazzaro, e la UIL in persona del Sig. Donato Rosa oltre a sottoporci alcune problematiche inerenti alcuni dipendenti si soffermavano per conoscere le motivazioni che avrebbero portato ad inviare alla Sig.a E.F.S. una lettera di contestazione con un preavviso di licenziamento per insubordinazione nei confronti dei suoi superiori.
La Sig.a E.F.S. infatti al momento della visita medica, tra l’ altro, non aveva comunicato al medico competente la patologia di cui momentaneamente soffriva, ma solo esclusivamente dopo alcuni provvedimenti.
La scrivente procedeva pertanto a trasmettere una prima contestazione.
Inoltre la Sig.a E.F.S. procedeva a mezzo del suo legale a comunicarCi che la Coordinatrice del servizio nonché il suo Superiore aveva semplicemente indirizzata la stessa durante le attività ad alcune direttive lavorative specifiche d’ innanzi ad alcuni/e colleghi/e.
Alla stessa dipendente E.F.S. veniva contestato sia verbalmente che per scritto più volte alcuni comportamenti completamente scorretti come ad esempio il fatto che i genitori di quest’ ultima provvedevano ad aggredire verbalmente la Coordinatrice durante l’ uscita di alcuni alunni dall’ Asilo Nido.
Visto pertanto i continui e ripetuti comportamenti scorretti comunicati e contestati dalla dipendente, la scrivente provvedeva a redigere un documento trasmesso a mezzo Pec al legale della Sig.a E.F.S. con la valutazione di eventuale licenziamento in capo al CDA e lo stesso documento veniva trasferito alle organizzazioni sindacali.
Per questo motivo durante l’ ultima riunione il sottoscritto Dott. Mosca Raffale comunicava chiaramente alle Organizzazioni Sindacali che la scrivente avrebbe licenziato la dipendente per insubordinazione nei confronti dei propri superiori creando malumori all’ interno della struttura dell’ Asilo Nido di Melfi.
La lettera di licenziamento infatti fa riferimento esclusivamente alle attività interessate precedentemente e pertanto con annessa data di effettivo licenziamento.
Sul punto inoltre bisogna chiarire che la situazione era ben chiara al Sig. Michele Sannazzaro che era stato ben informato della scelta e che la scrivente sta valutando in queste ore di adire alle autorità competenti per una completa diffamazione e falsa comunicazione a mezzo stampa, turbando anche gli incanti, visto che in una delle note trasmesse pochi giorni fa, provvedeva a comunicare all’ amministrazione che ci sarebbero motivazioni per la quale potrebbero essere condizioni di rescissione contrattuale.
Dichiarazione che viene poi ripresa nell’ ultima nota dove la stessa organizzazione sindacale CGIL in persona del Sig. Michele Sannazzaro evidenziava che è diritto di valutare nonché dare opinioni anche di natura giuridica fondate o infondate.
Pertanto vista la mancata affidabilità del Sig. Michele Sannazzaro della CGIL nella gestione dei rapporti azienda-sindacato soprattutto in materia di comportamenti, la scrivente ha denunciato quest’ ultimi alle autorità competenti e per la quale si valuterà eventuale difesa in giudizio per danno curriculare e d’ immagine.”
La presente viene trasmessa al nostro studio legale ove si elegge domicilio: studiotozzi@cnfpec.it
Nel caso in cui non verrà pubblicata la replica la scrivente procederà per vie legali alla tutela dei propri diritti ed interessi precisando che dovrà essere effettuata la stessa pubblicità rispetto agli articoli sopra interessati e pertanto nelle stesse modalità.