“Alla vigilia del Primo Maggio, anche quest’anno all’insegna di preoccupazioni per la tenuta dell’occupazione e della produzione, le “Linee Guida per la ripresa delle attività economiche e sociali” definite dalla Conferenza delle Regioni e trasmesse al Governo rappresentano l’impegno diretto di tutte le Regioni per favorire l’effettiva ripresa specie delle piccole e medie imprese e di settori che continuano a soffrire gli effetti dell’emergenza pandemica”. A sostenerlo è l’assessore alle Attività Produttive Francesco Cupparo, che ha partecipato alla riunione della Conferenza in rappresentanza della Giunta lucana, precisando che “non spetta alle Regioni stabilire il calendario e le prescrizioni ma fornire indicazioni, particolarmente attese e sollecitate da settori economici ed associazioni di categoria, come abbiamo fatto in maniera unitaria, perché – aggiunge – al di là dell’attribuzione delle “fasce”, che anche in questo caso non ci compete, siamo convinti che le condizioni di ripresa debbano essere uguali in tutto il Paese”.
Cupparo sottolinea che “è un giudizio unanime ed ampiamente condiviso che gli indirizzi operativi contenuti nel precedente documento “Linee Guida per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative” (prima versione maggio 2020) si sono dimostrati efficaci per favorire l’applicazione delle misure di prevenzione e contenimento nei diversi settori economici, consentendo una ripresa delle attività economiche e ricreative compatibile con la tutela della salute di utenti e lavoratori. Pertanto, in continuità con le precedenti Linee Guida, delle quali è stata mantenuta l’impostazione quale strumento sintetico e di immediata applicazione, il nuovo sforzo congiunto delle Regioni è stato quello di integrarli con nuovi elementi conoscitivi, legati all’evoluzione dello scenario epidemiologico e delle misure di prevenzione adottate, anche in un’ottica di semplificazione. In particolare – come è sottolineato nel documento della Conferenza delle Regioni – si è ritenuto più utile rimarcare le misure di prevenzione sicuramente efficaci, in luogo di misure che, pur diffusamente adottate, non aggiungono elementi di maggiore sicurezza. Inoltre la stessa finalità di semplificazione è stata tradotta nell’accorpamento dei molteplici settori economici e ricreativi in macro-aree, affini per profilo di rischio o per attività. Mi sembra necessario evidenziare – aggiunge l’assessore – che il documento individua i principi di carattere generale per contrastare la diffusione del contagio, quali norme igieniche e comportamentali, utilizzo dei dispositivi di protezione, distanziamento e contact tracing. Dunque rientra nelle prerogative di associazioni di categoria e altri soggetti rappresentativi redigere ulteriori protocolli attuativi di dettaglio ed eventualmente più restrittivi, purché nel rispetto di tali principi generali, la cui attuazione deve essere garantita e soggetta a verifiche puntuali effettuate dalle competenti autorità locali. Quanto ai settori individuati, essi rappresentano le attività maggiormente penalizzate dal meccanismo delle chiusure in base allo scenario, e costituiscono settori in cui il rispetto delle misure previste è più concretamente realizzabile e controllabile rispetto alla pubblica via e ai comportamenti negativi (assembramenti) che vi si registrano.
E’ evidente – conclude Cupparo – che per la piena ripresa di tutte le attività c’è bisogno di una serie di misure ed interventi che la nostra Regione ha già messo in campo da tempo e che intende rinnovare ed ampliare proseguendo lungo il percorso di confronto con le categorie economiche e professionali interessate e le loro associazioni”.