Sabato 19 dicembre 2015 alle ore 16 nella sala Caputi di Ferrandina è in programma l’incontro dibattito sul tema “L’olivo: tradizione, cultura e storia, tra criticità e prospettive. L’olio extravergine di oliva l’alimento per eccellenza della dieta mediterranea” promosso da Oprol e Cia.
Sarà l’occasione – anticipa Paolo Carbone presidente Oprol – per presentare un pacchetto di proposte ed una serie di azioni da sviluppare in maniera adeguata in vista dell’avvio del nuovo Psr 2014-2020. Inoltre, l’Oprol intende sviluppare una filiera commerciale che punti a potenziare la commercializzazione della materia prima cercando di creare valore aggiunto al mondo agricolo. E’ un progetto triennale che vedrà coinvolta l’associazione con tutti i suoi tecnici che saranno presenti nelle aziende agricole, nei frantoi, nelle sedi periferiche dell’Oprol. L’olio extravergine di Ferrandina (cultivar Maiatica) -già diffuso in mercati di nicchia di qualità- è alla conquista di nuovi mercati esteri ed ha bisogno di sostegni per favorire la commercializzazione. Servono provvedimenti a carattere territoriale utili per evitare che i costi di certificazione della Dop ricadano interamente sugli olivicoltori di Ferrandina e della Collina Materana sia per sostenere nella promozione l’oliva infornata di Ferrandina, che è un prodotto di grande qualità e tipicità dell’area (Accettura, Aliano, Cirigliano, Ferrandina, Gorgoglione, Salandra, San Mauro Forte e Stigliano) con un forte potenziale di mercati. E di fronte all’inchiesta della Procura di Bari sul falso extravergine pugliese, l’Oprol rinnova l’appello a tenere alta l’attenzione anche in regione contro frodi e azioni degne della peggiore agropirateria, facendo ciascuno -associazioni di produttori, filiera trasformazione e vendita, organi di polizia e istituzioni- la propria parte.
Non a caso l’Oprol anche in Basilicata sta formando una nuova categoria professionale: il “Sommelier dell’Olio”, non un semplice assaggiatore, ma un esperto, formato professionalmente in base alla classificazione merceologica dell’olio secondo una rigida metodologia sensoriale stabilita dal Consiglio Oleicolo Internazionale (COI) e secondo la normativa italiana e comunitaria e in attuazione dei Regolamenti CEE in materia. Dunque un esperto a 360 gradi, che integra l’analisi sensoriale con una profonda conoscenza di tutta la filiera produttiva e commerciale per un acquisto consapevole dalla terra alla tavola. Oggi nell’organizzare la filiera olearia -afferma ancora Carbone – dobbiamo superare la logica ‘difensiva’ di come ripartire tra le diverse componenti i bassi prezzi spuntati sul mercato. Dobbiamo invece pensare ‘insieme’ prima di tutto a come ‘creare valore’ e poi a ripartirlo con equità. La Dop ci viene sicuramente in soccorso per superare i punti di debolezza della filiera olivicola: presenza massiccia di oliveti ultrasecolari e spesso obsoleti, di oliveti ubicati in terreni acclivi e in generale in ambienti pedo-climatici marginali; carenza di manodopera specializzata; assenza di lotta alle frodi; concorrenza estera spietata per prezzi bassi e ovviamente qualità bassa.
Questo il programma dei lavori – indirizzi di saluti:
Saverio D’Amelio sindaco di Ferrandina
Rocco Zito Assessore Agricoltura Comune di Ferrandina
Nicola Serio Presidente CIA Basilicata
Coordina: Donato Distefano Direttore CIA Basilicata
Introduzione : Paolo Carbone Presidente Oprol
Comunicazioni:
Vincenzo Castoro, Ufficio Fitosanitario Dipartimento Politiche Agricole e Forestali Regione Basilicata
Stefania D’Alessandro Ufficio Produzioni Vegetali Dipartimento Politiche Agricole e Forestali Regione Basilicata
Antonella Catenacci – Nutrizionista
Conclusioni: Gennaro Sicolo Presidente CNO.
E’ previsto l’intervento dell’Assessore Regionale Luca Braia.
Dic 17